Il discorso di Trump alla convention: “Qui grazie a Dio”

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Novanta minuti. Tanto è durato il discorso di Donald Trump alla convention repubblicana. Al culmine della quattro giorni di Milwaukee, in Wisconsin, accettando formalmente la nomination in vista dell'Election Day del 5 novembre, si è detto certo di una "vittoria incredibile", che porterà ai "quattro anni più belli della storia del nostro Paese". Tutto pochi giorni dopo l'attacco a Butler, in Pennsylvania (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri media

Show dell’ex wrestler Hulk Hogan alla Convention repubblicana di Milwaukee. Hogan ha prima parlato del calore della folla presente all’appuntamento, poi ha condannato l’attentato al tycoon. (Il Fatto Quotidiano)

Reuters (Avvenire)

Si è ormai convinto di non poter battere Trump e prestissimo dovrebbe annunciare la resa. Biden sta cedendo al pressing che si sta intensificando intorno a lui affincheé abbandoni la candidatura: i democratici più alti in grado Pelosi, Obama, Schumer gli hanno chiesto di considerare l’ipotesi del ritiro e il presidente lo sta valutando. (la Repubblica)

Usa, Trump: mi candido a diventare il presidente di tutta l'America

Donald Trump sceglie toni più pacati, ma i contenuti sono sempre gli stessi: promette di "riportare in auge il sogno americano", ma quello che descrive è il sogno trumpiano che già lo ha accompagnato nelle ultime due campagne elettorali: America First significa "la più grande operazione di deportazione nella storia del nostro paese", ma anche sin dal primo giorno la "chiusura dei confini" e poi la ripresa del progetto del muro alla frontiera sud; significa che "tutto sarà prodotto in America", bisogna proteggere la produzione nazionale con ogni mezzo - anche con "dazi al 100% sulle auto straniere" - e bisogna far tornare gli Stati Uniti "dominanti nell'energia, non solo per noi" e quindi sin dal primo giorno "trivellare, tesoro, trivellare". (L'HuffPost)

Altrimenti detto, Pelosi, Obama e Schumer gli hanno fatto intendere che è giunta l’ora di tirarsi fuori dai giochi alla luce dei sondaggi disastrosi che preannunciano una sconfitta a valanga negli Stati in bilico. (Virgilio Notizie)

“Mi candido a diventare il presidente di tutta l'America, non di metà dell'America, perché non c’è vittoria nel vincere per metà dell’America", ha detto nel suo discorso: "Stasera, con fede e devozione, accetto con orgoglio la vostra nomination a presidente degli Stati Uniti. (Italia Oggi)