Il dovere del ricordo. Ottant’anni di storia in bianco e nero nel cuore dell’Italia

Mentre le voci di chi ha visto in prima persona l’orrore di Marzabotto si spengono una ad una, la memoria della strage non si affievolisce. A tenerla viva ci sono le testimonianze, gli atti processuali, i documenti, la narrazione orale che passa da una generazione a quella successiva. Quelle voci sono cristallizzate nella coscienza comune perché non si esuriscono nei fatti di settembre e ottobre del 1944: la strage ha continuato a produrre effetti sulla comunità di Marzabotto, e dell’Italia intera, in tutti gli 80 anni successivi fino ad oggi. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

“Oggi commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l’aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. (Civonline)

Lo spagnolo della Ducati Pramac ha preceduto Pedro Acosta su Ktm e il campione del mondo e principale rivale per il titolo, Francesco Bagnaia su Ducati ufficiale, terzo al termine di una lunga e faticosa rimonta. (Tuttosport)

Una domenica speciale. Per non dimenticare: l’eccidio raccontato dai ragazzi delle scuole

Inoltre la brigata partigiana che agiva nelle montagne tra la valle del Reno e quella del Setta si chiamava Stella Rossa, un appellativo che ricordava quello della milizia jugoslava in un momento in cui dovevano essere ancora decise le sorti dell’Istria e della Venezia Giulia. (il Resto del Carlino)

I racconti dei loro nonni che a loro volta li hanno ascoltati dai loro parenti si mescoleranno alle informazioni reperite dai documenti e diventeranno i testi di diverse rappresentazioni. I ragazzi delle scuole dei comuni di Monte Sole raccontano l’eccidio nazista: sarà questa l’apertura della giornata di oggi in cui si celebrano gli 80 anni della strage. (il Resto del Carlino)