Violenza sulle donne, Schifani: "Serve un cambio di passo culturale"
“Ognuno – ha proseguito Schifani – deve fare la sua parte e la Regione Siciliana metterà in campo tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al fianco delle donne vittime di violenza, ma soprattutto agendo sul fronte della prevenzione di questo fenomeno per l’impatto e la rilevanza sociale che queste forme di prevaricazione hanno nella vita della nostra comunità. Quello che serve è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve lasciarsi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani”. (ilSicilia.it)
La notizia riportata su altre testate
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle Renato Schifani, in occasione della ricorrenza annuale della (RagusaNews)
L’imprenditore Massimo Carollo ha assegnato 8 posti di lavoro ad altrettante vittime di violenza domestica. (Giornale di Sicilia)
La Sicilia, da occidente ad oriente, si mobilita in questa “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Un tema che colpisce un territorio che, statistiche alla mano, è tra quelli in Italia dove si registrano tra i più alti casi di maltrattamenti e vessazioni. (BlogSicilia.it)
Assegnati riconoscimenti a donne vittime di violenza domestica PALERMO – Si è concluso alle Terrazze del Charleston, il primo convegno organizzato dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione siciliana, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociosanitarie dal titolo “Nemmeno con un Fiore”. (Livesicilia.it)
PALERMO – “I recenti casi di efferata violenza contro le donne devono farci riflettere su quanto ancora ci sia da fare per la costruzione della cultura del rispetto di genere. Un lavoro che deve vedere insieme istituzioni, politica, scuola e famiglia, uniti per un obiettivo comune”. (Livesicilia.it)
La più piccola a sfilare con un cartello in mano è Lavinia, 5 anni e mezzo. Accanto a lei la mamma Alida, che la tiene per mano. «Qualunque madre spera che la sua non sarà la prossima figlia uccisa per mano di un amore tossico. (La Repubblica)