Rigopiano: a processo i dirigenti della Regione, Cassazione accoglie le accuse del procuratore generale / AGGIORNAMENTI

Rigopiano: a processo i dirigenti della Regione, Cassazione accoglie le accuse del procuratore generale / AGGIORNAMENTI
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Il Centro INTERNO

PESCARA. La Corte di Cassazione si è pronunciata su Rigopiano accogliendo alcune delle accuse del procuratore generale, nonché l’impianto accusatorio della procura di Pescara: vanno dunque a processo i dirigenti della Regione Abruzzo. Si profila pertanto uno scenario sostanzialmente diverso rispetto alle precedenti sentenze, dal momento che i dirigenti della Regione Abruzzo saranno processati per questa vicenda dopo essere stati assolti negli altri due gradi di giudizio. (Il Centro)

Su altre fonti

Provolo è accusato di rifiuto di atti di ufficio e falso. Appello bis invece per sei persone, tutti dirigenti della Regione Abruzzo all'epoca dei fatti, assolti nei due precedenti gradi di giudizio. (Sky Tg24 )

Appello bis, invece, per sei persone, all’epoca dei fatti dirigenti della Regione Abruzzo, che erano stati assolti nei precedenti gradi di giudizio. Arriva quasi 8 anni dopo la tragedia di Rigopiano, dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone, la sentenza della corte di cassazione (ChietiToday)

È quanto deciso oggi dai giudici della Corte di Cassazione, riformando la sentenza di secondo grado. Processo bis a Perugia per il sindaco e i dirigenti regionali coinvolti nella strage di Rigopiano, dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse l'hotel di Farindola, in provincia di Pescara (Today.it)

Rigopiano, la Cassazione riapre il processo per i dirigenti regionali: una clamorosa svolta

Lo hanno deciso i giudici di Cassazione. Provolo è accusato di rifiuto di atti di ufficio e falso. (LaC news24)

Rigopiano, legale delle famiglie: "Sentenza clamorosa" 03 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

La riforma della sentenza riguarda tutti eccezion fatta il prefetto Francesco Provolo, condannato in via definitiva a un anno e otto mesi. Tutte le altre condanne dovranno essere ricalcolate. (Liberoquotidiano.it)