Paesi sicuri, per la Cassazione il giudice può valutare le condizioni
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Il tribunale ordinario secondo la Suprema Corte non può sostituirsi al ministero degli Esteri, però può disapplicare la norma quando ritenga che non sussitano i presupposti di legittimità nella designazione dei Paesi sicuri (AGI - Agenzia Italia)
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La Corte si è pronunciata su un mancato riconoscimento di protezione internazionale per un cittadino tunisino. La sentenza si riferisce a un caso precedente all'ultimo decreto legge sui Paesi sicuri (Open)
Relativamente alla designazione dei Paesi “sicuri”, il giudice ordinario «non può sostituirsi al ministro degli Affari esteri. Può tuttavia» «valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei paesi sicuri (secondo la disciplina ratione temporis), allorché la designazione operata dall’autorità governativa contrasti in modo manifesto», «con i criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea o nazionale». (Il Sole 24 ORE)
Tuttavia, in caso di ricorso, il giudice (Nordest24.it)