Suicidio assistito, “Ines” è morta oggi in Svizzera. Stava ancora aspettando il parere del comitato etico

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IL GIORNO INTERNO

Milano – Affetta da sclerosi multipla, la 51enne lombarda Ines (nome di fantasia) è morta questa mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al “suicidio medicalmente assistito”. Aveva chiesto di poter accedervi in Italia già a maggio, si era sottoposta alle verifiche necessarie ma, in mancanza di una risposta definitiva da parte della Asl, ha deciso di varcare il confine per mettere fine a sofferenze insopportabili. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Fine vita, Cappato: tempi burocrazia sono tortura e violenza su persone 30 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Si è aperto in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019”. (gonews)

Si è aperto in commissione sanità del Consiglio regionale l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio assistito (LA NAZIONE)

Ines, nome di fantasia, 51 anni, era malata da tempo di sclerosi multipla. La richiesta all'Azienda sanitaria non aveva ancora avuto risposta, ha raccontato il responsabile dell'associazione, Marco Cappato. (TGR Lombardia)

E così Ines, il suo nome è di fantasia, si è spenta ieri mattina in Svizzera, a 51 anni. Era stremata dalla malattia e dai ritardi della sanità lombarda, che da 80 giorni non le dava il via libera al suicidio assistito (La Repubblica)

Finalmente potrò realizzare il mio sogno di smettere di soffrire". "Il mio corpo non risponde più a nessuna delle mie richieste. (IL GIORNO)