11mila nodi di calcolo e un quintilione di operazioni al secondo: ecco il supercomputer che simula l'atomica

El Capitan. Sì, è la montagna negli Stati Uniti, in California, e è anche il nome del sistema operativo per Mac quando la Apple iniziò a chiamare i nuovi MacOs con i nomi di montagne. Ora però se ne parla perché è il nome del supercomputer più potente del mondo. Non vi sto a dire le caratteristiche nel dettaglio (11 mila nodi calcolo, 5 petabyte di memoria, 1,742 exFlops), tanto se siete esperti di informatica lo sapete già, se non lo siete non vi cambierà niente, se non apprendere che ha un’enorme potenza di calcolo, mai vista. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

La sostanza dei supercomputer sta tutta qua. In questo caso non si tratta di invisibilità o teletrasporto, ma capacità eccezionali nel fare di conto. (Corriere della Sera)

Messo a punto per la ricerca sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, El Capitan ha così sorpassato Frontier, sceso al secondo posto, diventando inoltre il terzo supercomputer, dopo Frontier e Aurora, a raggiungere l'exascale. (WIRED Italia)

Grazie ad esso, gli scienziati potranno sperimentare gli effetti delle atomiche senza sgancia… (L'HuffPost)

I supercomputer sono fondamentali per risolvere problemi complessi che richiedono enormi capacità di calcolo. Si trova nel Tecnopolo di Bologna e può effettuare 250 miliardi di operazioni al secondo, il supercomputer Leonardo gestito da Cineca è uno straordinario strumento a servizio della ricerca, lo sviluppo e l’innovazione industriale, scientifica ed economica. (Key4biz.it)

El Capitan, costruito per la National Nuclear Security Administration (NNSA) e la Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in collaborazione con AMD, ha raggiunto 1,742 exaflop nell'edizione di novembre 2024 della TOP500, arrivando al primo posto della classifica e diventando così il supercomputer più potente al mondo. (Tom's Hardware Italia)

Grazie alla sua potenza di calcolo, messa a disposizione della National Nuclear Security Administration (l'agenzia americana responsabile della sicurezza nucleare), gli scienziati potranno sperimentare gli effetti delle atomiche senza sganciare neppure una bomba. (Corriere della Sera)