Thiago Motta non si dimette: "Sarebbe troppo facile"
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Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha respinto con fermezza l’ipotesi di dimissioni dopo il pesante 3-0 subito contro la Fiorentina, una sconfitta che ha lasciato i bianconeri in una posizione scomoda, con il quarto posto ora nelle mani del Bologna. "Sarebbe troppo semplice", ha dichiarato in conferenza stampa, sottolineando come non sia nel suo stile cercare soluzioni facili di fronte alle difficoltà. Motta, che vanta 25 anni di esperienza nel mondo del calcio, ha ribadito di rispettare le critiche ma di essere concentrato sul miglioramento della squadra, a partire dalla prossima sfida contro il Genoa.
La Juventus, che prima delle ultime due partite vantava una delle difese più solide del campionato, ha subito un crollo inaspettato, incassando sette gol tra Fiorentina e Atalanta senza segnarne neanche uno. Un dato che ha acceso i riflettori sulle scelte tecniche e tattiche dell’allenatore, oltre che sulla gestione della rosa. "Prima di queste due partite eravamo i migliori in difesa", ha ricordato Motta, quasi a voler ridimensionare l’allarme, pur ammettendo che le due fasi, difensiva e offensiva, non sono state gestite al meglio.
Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus, ha voluto blindare il tecnico, confermando la fiducia nel progetto nonostante gli intoppi. "Quello che ci siamo detti con Giuntoli rimane tutto all’interno", ha aggiunto Motta, evitando di entrare nei dettagli ma insistendo sulla necessità di rimanere uniti e lucidi nelle analisi. Un messaggio chiaro, rivolto sia alla squadra che ai tifosi, in un momento in cui la pressione mediatica e le critiche rischiano di minare ulteriormente il morale del gruppo.
Le immagini della passerella triste sotto gli spalti, con i giocatori a testa bassa e gli sguardi fissi nel vuoto, hanno raccontato una Juventus colpita non solo nei risultati ma anche nello spirito. Sette gol subiti in due partite, come sette colpi durissimi da incassare, hanno lasciato il segno, ma Motta sembra determinato a non farsi travolgere dalla situazione. "Alla prima difficoltà non abbiamo saputo reagire", ha ammesso, riferendosi sia alla partita contro la Fiorentina che a quella con l’Atalanta.