Golden Goose rinuncia (per ora) a Piazza Affari: i motivi della decisione

Golden Goose rinuncia (per ora) a Piazza Affari: i motivi della decisione
QuiFinanza ECONOMIA

Golden Goose dice addio a Piazza Affari, almeno per ora, dopo aver pianificato un debutto stellare sul listino principale Euronext Milan. A convincere l'azienda di moda e lyfestyle, famosa per le sue sneakers di lusso per uomo e donna, a rinunciare alla quotazione, sono state le difficili condizioni di mercato intervenute dopo le elezioni europee. Golden Goose non dice definitivamente addio, piuttosto un arrivederci, e spiega che l'IPO "sarà rivalutata a tempo debito", anche se il management non ha fornito una data specifica per il successivo debutto. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri giornali

Golden Goose fissa il prezzo dell’ipo a 9,75 euro. Secondo fonti riportate da Bloomberg, questo prezzo si colloca nella parte inferiore dell’intervallo di prezzo indicativo, che variava da 9,5 a 10,5 euro per azione. (FIRSTonline)

È FINITA SOTTO I RIFLETTORI prima come protagonista per l’ipo più grande sul mercato italiano dopo quella di Lottomatica del maggio 2023 e, subito dopo, per l’improvvisa decisione, martedì scorso, di rinviare il suo debutto a Piazza Affari, previsto per il 21 giugno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La domanda come previsto dagli analisti è stata superiore all'offerta e il prezzo dell'Ipo, offerta pubblica iniziale, è stato fissato a 9,75 euro per azione (in una forchetta di prezzo che andava da 9,5 a 10,5 euro). (Corriere della Sera)

I fondi di private equity controllano 28 mila aziende nel mondo: cosa succede se non riescono a venderle?

Hanno fatto della riservatezza la cifra della loro notorietà: Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo, compagni nella vita e soci affiatati nel lavoro, lasciano pochissime tracce di sé nello scintillante mondo della moda. (Corriere della Sera)

La passeggiata verso la Borsa di Golden Goose si interrompe prima di raggiungere il traguardo. Niente quotazione, almeno per ora, per l’azienda del lusso made in Italy nota per aver fatto calzare le sue sneakers ad attori di Hollywood e noti sportivi. (Nicola Porro)

Permira, proprietario del produttore di sneaker di lusso, ha giustificato la retromarcia con le turbolenze di mercato seguite alla crisi politica in Francia. E, invece, la cancellazione all’ultima ora della sua quotazione a Milano rischia di far suonare l’allarme per l’industria dei fondi di private equity. (Corriere della Sera)