Siria: a Jableh bombe e mano e spari contro ristoranti e auto
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Siria: a Jableh bombe e mano e spari contro ristoranti e auto A testimoniare il caos che regna da giorni in Siria, dove i lealisti del deposto presidente Bashar al-Assad hanno scatenato un attacco contro i nuovi governanti islamisti del paese, nuove immagini postate sui social e diffuse da Reuters. Uomini armati lanciano granate contro alcuni locali nella cittadina di Jableh e sparano o rompono i finestrini delle auto. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non permetteremo alcun danno alla popolazione drusa". Milano, 10 mar. (il Dolomiti)
PUBBLICITÀ Il presidente ad interim siriano Ahmad al-Sharaa ha confermato in un'intervista a Reuters che le sanzioni imposte alla Siria ostacolano la capacità del suo governo di controllare la sicurezza e ripristinare la stabilità, indicando che l'escalation di violenza nel Paese è legata ad attacchi dietro cui si celano i lealisti del regime di Assad e uno Stato straniero, senza rivelare ulteriori dettagli. (Euronews Italiano)
La violenza è stata innescata giovedì scorso da un sanguinoso attacco da parte di sostenitori del deposto presidente Bashar al-Assad contro le forze di sicurezza a Jableh, vicino alla città di Lakatia. (RSI Radiotelevisione svizzera)
La Siria è ripiombata nel caos dopo che da giovedì scorso sono ripresi gli scontri armati fra le forze di sicurezza di Damasco e i miliziani alawiti, accompagnati ancora una volta da stragi di civili, in particolare nella regione costiera. (Fanpage.it)
Milano, 10 mar. - "Israele è pronto a difendere, se necessario, la popolazione drusa in Siria dalle forze di questo nuovo regime (siriano). Non permetteremo alcun danno alla popolazione drusa". Lo ha affermato il portavoce israeliano David Mencer, aggiungendo che "i tentativi delle forze del regime e delle organizzazioni terroristiche di stabilirsi" nella zona di sicurezza nella Siria meridionale "saranno sventati". (Il Sole 24 ORE)
Quanto accaduto negli ultimi giorni rappresenta la prima vera sfida alla sicurezza e alla tenuta del nuovo regime di Damasco guidato da Ahmed Al-Sharaa, già leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir Al-Sham (HTS) noto come Abu Muhammad Al-Jolani. (ISPI)