Anora - Recensione: lune di miele e bruschi risvegli

Anora - Recensione: lune di miele e bruschi risvegli
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#articoli Anora, o meglio Ani o, ancora, Mikey Madison: qualsiasi sia la vostra scelta, rimangono nomi che non dimenticherete facilmente. L'ottavo film di Sean Baker arriva finalmente nelle nostre sale dopo aver stregato la giuria del 77° Festival di Cannes, che ha premiato con la Palma d'oro l'opera fin qui più ambiziosa (produttivamente e artisticamente) di uno dei filmmaker più influenti e innovativi del Cinema indipendente contemporaneo. (CineFacts)

La notizia riportata su altre testate

Baker, lo sapete, s’è messo in tasca una Palma d’oro che ancora turba i sonni di hater, tromboni e sputafuoco, i quali subito dopo il verdetto parlarono di lesa maestà e tacciarono il film di essere «furbetto, insignificante, gradevole ma piccolo piccolo, senza pedigree per una vittoria di quella portata». (Corriere della Sera)

“I sogni son desideri” gorgheggiava festosa Maria Cristina Brancucci nell’italica versione di A Dream Is a Wish Your Heart Makes. (Sky Tg24 )

È una bella ventata di aria fresca il nuovo film di Sean Baker, che dopo averci raccontato l’America più marginale nei tre film precedenti (Tangerine, The Florida Project, The Red Rocket), vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes con un film che si confronta con un genere (la commedia romantica) per chiedersi (e chiederci) se le favole possano ancora esistere anche al di fuori della macchina dei sogni hollywoodiana. (Corriere Fiorentino)

‘Anora’: la recensione del film di Sean Baker con Mikey Madison Palma d’oro a Cannes

Il regista e l'attrice hanno dato vita a uno dei film più belli dell'anno, premiato a Cannes con la Palma d'Oro: tra commedia e dramma, una storia indimenticabile. In sala. (Movieplayer)

Intervista a Mikey Madison, la protagonista-rivelazione di Anora che è già tra le favorite per l'Oscar come migliore attrice (Vogue Italia)

Arriva nelle sale il film vincitore della Palma d’oro firmato dal regista che ci ha già dato vari capolavori (leggi: ‘Tangerine’ e ‘Un sogno chiamato Florida’). Ed è un altro titolo imperdibile. (Rolling Stone Italia)

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