Anora - Recensione: lune di miele e bruschi risvegli
#articoli Anora, o meglio Ani o, ancora, Mikey Madison: qualsiasi sia la vostra scelta, rimangono nomi che non dimenticherete facilmente. L'ottavo film di Sean Baker arriva finalmente nelle nostre sale dopo aver stregato la giuria del 77° Festival di Cannes, che ha premiato con la Palma d'oro l'opera fin qui più ambiziosa (produttivamente e artisticamente) di uno dei filmmaker più influenti e innovativi del Cinema indipendente contemporaneo. (CineFacts)
La notizia riportata su altre testate
È uscito al cinema Anora di Sean Baker, film vincitore della Palma d'Oro a Cannes 2024: scopri come'è. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
giudizio: 4 su 5 ANORA di Sean Baker Se per caso vi capitasse di incrociare in tv l’ennesima replica di Pretty Woman (1990), la più celebre rom-com di Hollywood dell’ultimo mezzo secolo insieme a La La Land, provate a chiedervi: che film farebbe oggi, a distanza di quasi 35 anni, il regista Garry Marshall, per aggiornare storia, dialoghi e romanticume annesso? Forse farebbe uguale-uguale a Sean Baker con Anora. (Corriere della Sera)
ANORA Genere: commedia sentimental-surreale Regia: Sean Baker. (Io Donna)
A volte un prestigioso premio a un altrettanto prestigioso festival (una Palma, un Leone, un Orso) crea notevoli aspettative e può capitare che all’uscita in sala per molti spettatori la curiosità diventi quasi una delusione, che il film comunque non meriterebbe. (ilgazzettino.it)
Ci è sembrato nuovo e al contempo in dialogo con forme di cinema del passato. C'era qualcosa che ci ha ricordato le strutture classiche di Lubitsch o Howard Hawks, e poi ha preso una direzione completamente sincera e inaspettata. (Movieplayer)
"Anora" è l'ennesimo graffiante e feroce sberleffo di Sean Baker Prometteva fuoco e fiamme e così è stato. Anora, il nuovo film di Sean Baker, tra i cineasti più controversi, provocatori e maligni della sua generazione, è una comedy che mette alla berlina il mito del Principe Azzurro moderno, i nuovi ricchi dell'Est, che ci parla bene o male dell'oggettificazione femminile come nessun altro aveva pensato o proposto recentemente. (Today.it)