Renato Caiafa, la mamma: «Mio figlio un bravo ragazzo, a 15 anni gli hanno ammazzato papà e fratello. La pistola? Non può permettersela»

Prima il figlio, poi il marito. Anna Elia è la mamma di Renato Caiafa, il ragazzo di 19 anni in cella nel corso delle indagini per l'omicidio di Arcangelo Correra, suo cugino, morto nella mattina di sabato 9 novembre, ucciso da un colpo di pistola che lo ha centrato in piena fronte. La donna conosce il dolore che sta provando oggi la mamma di Arcangelo, perché anche lei ha perso alla stessa maniera due pezzi fondamentali della sua famiglia: Luigi, il figlio ucciso da un poliziotto durante una rapina con pistola giocattolo, e Ciro, il marito ammazzato sotto i suoi occhi quando Renato aveva 15 anni. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una Beretta calibro 9×21, arrivata da chissà dove e finita chissà come tra le mani di Renato Caiafa, che ha sparato e ha centrato alla fronte Arcangelo Correra, uccidendolo. E un proiettile a terra che potrebbe non essere legato alla vicenda: è di un calibro diverso. (Fanpage.it)

Il provvedimento firmato dal pm Ciro Capasso ipotizza nei confronti del ragazzo i reati di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. … (La Repubblica)

Dopo le prime indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e coordinate dalla Procura partenopea, il 19enne ha fornito la sua versione dei fatti, assistito dall'avvocato Annalisa Recano, ed ha fatto ritrovare l'arma, una Beretta calibro 9x21. (ROMA on line)

Renato Caiafa, la madre: «Non può essere sua la pistola, mio figlio non aveva soldi»

Nella piazzetta, nel punto in cui è morto Arcangelo, è stato eretto una sorta di altarino, c'è chi porta dei fiori, chi prega. (La Repubblica)

Diciottenne ucciso, confessa il cugino: colpo partito per errore Si è presentato spontaneamente alla Polizia. Il Questore: "Troppo facile procurarsi armi" (Ottopagine)

Ha il viso stravolto Anna Elia, madre di Renato Caiafa, il 19enne in cella nel corso delle indagini sulla morte del 18enne Arcangelo Correra. L’incubo di sabato mattina, l’ho già provato sulla mia pelle. (ilmessaggero.it)