Terrorismo jihadista, il "Bro turco" arrestato in Friuli voleva aprire una moschea in paese. E faceva proselitismo nei suoi due fast food

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Avrebbe fatto proselitismo a sostegno di Al Qaeda e dell'Isis anche tra i dipendenti dei suoi fast food di Monfalcone, oltre davanti a dei minorenni e su internet. E nella cittadina friulana si sarebbe anche attivato per aprire una moschea. Sono i dettagli sul 27enne di origine turca arrestato la vigilia di Natale a Monfalcone nell'ambito dell'indagine del Dipartimento antiterrorismo della Procura di Bologna che martedì ha visto scattare un blitz dei carabinieri del Ros nelle province di Gorizia, Milano, Bologna e Perugia culminato con quattro arresti. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

Al fianco dei terroristi. All'alba di martedì 24 dicembre i carabinieri del Ros, raggruppamento operativo speciale, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bologna su richiesta del dipartimento antiterrorismo della procura emiliana. (MilanoToday.it)

Il Ros dei carabinieri sta dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura bolognese, Dipartimento antiterrorismo che ha diretto, con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, un'indagine nei riguardi di cinque giovani di origine straniera residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia ritenuti, a vario titolo, responsabili di avere costituito ovvero fatto parte di un'associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche "Al Qaeda" e "Stato Islamico". (Tiscali Notizie)

BOLOGNA – Una vera e propria "influencer" online della Jihad, con l'ossessione del proselitismo e in particolare della diffusione di contenuti, precetti, video, preghiere in lingua italiana, per reclutare quanti più possibile coetanei in Italia. (La Repubblica)

Una pakistana e un’algerina cresciute in Italia alla guida del gruppo Dàwa: “Incessante opera di proselitismo”

Cinque giovani di origine straniera residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di avere costituito un'associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche denominate "Al Qaeda" e "Stato Islamico". (La Repubblica)

Nelle prime ore di martedì mattina (24 dicembre) i carabinieri del Ros hanno arrestato una giovane residente a Spoleto: i militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna – Dipartimento Antiterrorismo che ha diretto, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. (Corriere dell'Umbria)

Due giovani, una pakistana cresciuta e residente a Bologna e un’algerina cresciuta e residente a Spoleto (Perugia), erano alla guida del gruppo “Dàwa Italia”, associazione terroristica di ispirazione salafita-jihadista declinata in chiave takfirista sgominata questa mattina dai Carabinieri del Ros. (Il Fatto Quotidiano)