Alessandro Michele, prova del nove da Valentino: chi lo ama e chi lo odia (e perché se ne parla tanto)

Di cosa si parla nella Moda in questo inizio di settimana? Dai giornalisti che stanno ancora finendo di digitare i loro pezzi alle terrazze dell'aperitivo milanesi (e pure romane, perché lo è il protagonista di questa "puntata" della newsletter), l'argomento sulla bocca di tutti è la prova del nove di Alessandro Michele, che domenica ha debuttato in passerella per Valentino a Parigi. "Trendsetting", ogni martedì alle 17 le ultime news su Moda, Tendenze e dintorni La sfilata In Avenue de la Porte Châtillon, tra lampade coperte da veli e pavimento di specchi spaccato hanno sfilato uno dopo l'altro i personaggi di una grande soirée in salsa Anni Sessanta. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

Il debutto di Alessandro Michele come direttore creativo di Valentino era uno degli eventi più attesi della Paris Fashion Week. Dopo aver lasciato Gucci, dove il suo tocco innovativo ha riscritto le regole della moda contemporanea, Michele ha scelto la storica maison fondata da Valentino Garavani per esprimere una nuova visione creativa. (Io Donna)

Tra riferimenti Seventies, perle, ricami su chiffon impalpabile, pois e pizzo (Milano Finanza)

“Bellissima, rispettosa del prezioso heritage e desiderabilissima!”, “The show blew my mind. Absolutely wonderful”, “Pura poesia” ma anche “This is just a boring and sad collection”, “C’è un certo Gucci in questo Valentino”, “Halloween”. (Pambianconews)

Valentino allo specchio. Il debutto di Alessandro Michele alla Paris Fashion Week

Finalmente Alessandro Michele debutta da Valentino, con una sfilata che ha conquistato e diviso il pubblico. La sua creatività ribelle si è fusa con l’eleganza storica (DiLei)

In risposta a un mondo in cui la moda di lusso è sotto una pressione senza precedenti, Guram Gvasalia, direttore artistico del marchio, si è ispirato alla recessione economica globale e a una base di consumatori sempre più diffidente nei confronti del consumo incontrollato. (L'Officiel Italia)

Camminiamo in punta di piedi su specchi che si infrangono sotto il peso del nostro incedere. … Tuttavia, proprio questa condizione ci inizia al vero significato della nostra dimensione temporale. (Harper's Bazaar Italia)