Papa Francesco, "Paesi cristiani cancellino debiti Paesi poveri"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il Papa Francesco, in occasione della celebrazione della 58° Giornata Mondiale della Pace, ha lanciato un appello ai Paesi cristiani affinché diano il buon esempio e cancellino o riducano i debiti dei Paesi più poveri. Questo tema, che si inserisce nel contesto del Giubileo 2025, richiama la remissione dei debiti, un concetto profondamente radicato nella tradizione cristiana.
Il Papa ha ricordato come San Paolo VI abbia voluto che il primo giorno dell'anno fosse dedicato alla pace mondiale, sottolineando che il primo a rimettere i debiti è Dio. Ha esortato i fedeli a chiedere perdono per i propri peccati e a impegnarsi a perdonare chi li ha offesi, traducendo questa remissione dei debiti sul piano sociale. L'obiettivo è che nessuna famiglia, nazione o popolo sia schiacciato dai debiti, un messaggio di speranza e solidarietà che risuona particolarmente forte in un mondo segnato da disuguaglianze economiche e sociali.
Durante la celebrazione, il Papa ha ribadito l'importanza di tradurre i principi della remissione dei debiti in azioni concrete, affinché i Paesi più ricchi possano alleviare il peso del debito che grava sulle nazioni più povere. Questo gesto, ha sottolineato, non solo rappresenta un atto di giustizia sociale, ma anche un passo fondamentale verso la costruzione di un mondo più equo e pacifico.
La marcia di Sant’Egidio, che si è tenuta a Roma alla presenza del Papa, ha visto la partecipazione di numerose associazioni cattoliche e non, unite nel ricordare il dolore che affligge le terre colpite da guerre e conflitti.