Sottomissione tricolore: Meloni fa visita a Trump e rinnova il voto di servilismo verso gli USA
Nei giorni scorsi, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano ed esponente di punta della destra bluette neoliberale, è volata negli Stati Uniti d’America per incontrare Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo. Si è trattato di una visita lampo, per riprendere l’espressione impiegata dai principali, e soprattutto più venduti, quotidiani nazionali. Non sappiamo naturalmente cosa si siano detti esattamente Donald Trump e Giorgia Meloni, e dobbiamo dunque basarci su quanto è emerso dalle principali fonti di informazione. (Radio Radio)
Ne parlano anche altri giornali
Tutte le fesserie sulle trumpate di Meloni (Start Magazine)
Giorgia Meloni è arrivata a Mar-a-Lago alle 19:29 locali, dopo l’atterraggio del suo volo partito da Ciampino all’aeroporto di Palm Beach. In una delle prime foto scattate dagli ospiti nel salone della residenza in Florida che è anche un resort, si vede la presidente del Consiglio italiana insieme a Trump. (Corriere della Sera)
Finisce dopo 21 giorni di reclusione nel terribile carcere di Evin, a Teheran, l'incubo di Cecilia Sala, giornalista di 29 anni del Foglio e autrice di podcast per Chora Media. (ilmessaggero.it)
Ormai appare alquanto evidente: Giorgia Meloni sarà il nuovo punto di riferimento di Washington in Europa. (Nicola Porro)
Secondi i criteri esposti nel suo Art of the Deal (L’arte di fare affari), i pellegrinaggi di potentati, oligarchi e capi di stato alla sua dimora privata, servono a sancire l’indubitabile appartenenza del presidente alla prima categoria e ad inquadrare i postulanti, a seconda del comportamento, come sudditi sodali o perdenti. (il manifesto)
Usa, Meloni "Se riesco sarò all'insediamento di Trump" 09 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)