Raid notturno con droni russi su Ternopil

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ESTERI

Nella notte tra domenica e lunedì, le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco con droni Shahed di fabbricazione iraniana su diverse aree dell'Ucraina, colpendo in particolare la città di Ternopil, situata nell'ovest del paese. Durante il raid, che ha preso di mira un edificio residenziale, un uomo è rimasto ucciso e altre tre persone sono state ferite. Le autorità locali hanno evacuato circa un centinaio di persone dal complesso colpito, mentre i soccorritori hanno lavorato incessantemente per mettere in sicurezza l'area e prestare assistenza ai feriti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista rilasciata a Kyodo News, ha commentato il numero di vittime militari ucraine, sottolineando che le cifre riportate da alcune fonti, in particolare dalla stampa americana, sono esagerate. Zelensky ha affermato che il numero reale di soldati ucraini uccisi è molto inferiore rispetto agli 80.000 riportati, pur ammettendo che non è possibile conoscere con precisione il numero di vittime nei territori occupati dalle forze russe.

L'attacco a Ternopil ha causato danni significativi alle infrastrutture energetiche della città, aggravando ulteriormente la situazione già critica per la popolazione locale. Le forze armate ucraine hanno dichiarato che l'esercito russo ha lanciato oltre 110 droni Shahed in varie parti del paese, causando danni diffusi e mettendo a dura prova le capacità di difesa aerea dell'Ucraina.

Le autorità ucraine continuano a monitorare la situazione e a coordinare gli sforzi di soccorso e ricostruzione, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi del conflitto.