Cdm, ok al dl contro aggressioni medici: arresto in flagranza di reato anche differita
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“Abbiamo dato un'altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari”, ha detto il ministro della Salute Schillaci dopo il Consiglio dei ministri. Sul tavolo c’era anche il decreto legge di riforma delle regole per i flussi di migranti: secondo quando è emerso, nella riunione di oggi è stato avviato l'esame del provvedimento, ma l’ok è stato rinviato. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre fonti
Le novità sono contenute nel Decreto legge che introduce misure urgenti per contrastare le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
A esprimerla, in un video per il Tg sanità della Federazione, Filippo Anelli, che della Fnomceo è il presidente e che nelle ultime settimane aveva rivolto diversi appelli al Governo per un provvedimento urgente sulla materia. (Sanità24)
“Un provvedimento chiesto praticamente da tutti il mondo sanitario e presumo anche dai cittadini. Tende a proteggere l’esercizio della professione sanitaria da quelle forme di aggressioni particolarmente odiose, dal devastamento delle strutture sanitarie pubbliche e private”. (LAPRESSE)
Leggi tutta la notizia "L'ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Trento condanna con fermezza le continue aggressioni ai danni degli infermieri e degli altri operatori sanitari , episodi... (Virgilio)
“LA CISL valuta positivamente l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del DL con nuove misure urgenti per contrastare la violenza nei confronti di medici e sanitari che adotta, fra le varie misure, l’estensione dell’arresto in flagranza differita anche alle violenze operate nei confronti dei professionisti sanitari da accertare attraverso strumenti che consentano di poter identificare l’aggressore con pene fino a 5 anni di carcere, nonché l’introduzione di nuove misure di rafforzamento delle sanzioni a danno degli aggressori fino a 10.000 €. (CISL)
Nel 2023 sono stati 1.219 i lavoratori del Lazio che hanno denunciato un'aggressione: il 65% di essi è donna e il 57% risulta essere personale infermieristico. "Nel Lazio non c'è spazio per chi insulta o aggredisce medici e infermieri che, con grande spirito di sacrificio, spendono la propria vita al servizio degli altri". (latinaoggi.eu)