La fabbrica (ex) Fiat è chiusa ma produce il doppio: ecco i numeri

Può una fabbrica chiusa (a ripetizione) produrre il doppio di quando era aperta? Ed è possibile che Stellantis, di cui in questi giorni ci occupiamo soprattutto per le brutte notizie produttive e finanziarie, sia meglio di quella che era la Fiat (o meglio: Fca)? Sono domande che emergono guardando con maggiore attenzione il report della Fim-Cisl sull'andamento della produzione del Gruppo in questi mesi. (Torino Cronaca)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il senatore Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione, definisce «un criminale atto di noncuranza» il fatto che la politica italiana preferisca dividersi su destra, sinistra, campo largo e nessuno faccia niente per questo settore strategico. (Gazzetta di Modena)

La crisi dell'Automotive produrrà 600 licenziamenti tra i lavoratori dell'indotto Cassinate nel 2025. È la previsione del Segretario Uilm Francesco Giangrande. Che invoca nuovi ammortizzatori. Entra in crisi anche Italtractor (AlessioPorcu.it)

In generale il mercato dell’auto in Italia sembra aver imboccato una discesa piuttosto ripida nell’ultimo periodo, visto che i riscontri negativi a doppia cifra registrati già a fine agosto sono stati confermati anche a fine settembre. (ClubAlfa.it)

Sindacati preparano per ottobre lo sciopero di Stellantis e dell'automotive

Infatti, il Gruppo Stellantis arriverà a sfornare nel nostro Paese 500.000 unità entro fine 2024, di cui 300.000 auto e 200.000 commerciali, stando alle stime “drammatiche” del sindacato Fim Cisl. Diventa sempre più difficile che il governo Meloni raggiunga l’obiettivo sulla produzione di veicoli in Italia: un milione fra vetture e commerciali ogni anno per il 2030. (Autoappassionati.it)

Carichi di lavoro eccessivi, buste paga decurtate dagli ammortizzatori sociali, incertezze sul futuro e scetticismo, molto scetticismo, nei confronti anche dei sindacati . (LeggoCassino.it)

I sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. «La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti», spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria. (Il Messaggero - Motori)