Crisi Stellantis, Lavoratori in Sciopero per il Futuro dell'Automotive

- La situazione nello stabilimento Stellantis di Cassino è diventata insostenibile: salari ridotti, carichi di lavoro eccessivi e un futuro incerto hanno portato gli operai a un punto di rottura. La crisi dell'automotive, che ha colpito duramente l'Italia, si riflette nelle parole amare delle tute rosse, che esprimono scetticismo e preoccupazione per il futuro. I sindacati, pur avendo firmato gli accordi che hanno contribuito a questa situazione, stanno ora mobilitando i lavoratori per uno sciopero nazionale previsto per il 18 ottobre.

Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, ha sottolineato l'urgenza di prendere provvedimenti drastici, come l'istituzione di zone cuscinetto per le province di Frosinone, Latina e Rieti, che potrebbero beneficiare dei vantaggi della Zes. La situazione, secondo Coppotelli, è esplosiva e richiede interventi immediati per evitare conseguenze industriali e occupazionali senza precedenti.

I dati diffusi dalla Fim Cisl sulla crisi dell'automotive evidenziano la gravità della situazione: la produzione è in calo e le prospettive per il futuro sono tutt'altro che rosee. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno convocato una conferenza stampa per il 7 ottobre davanti allo stabilimento Stellantis di Melfi, dove illustreranno le ragioni dello sciopero unitario nazionale. La mobilitazione, spiegano i segretari generali Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, è necessaria per invertire una tendenza che rischia di avere effetti devastanti sull'industria e sull'occupazione.

La crisi dell'automotive non riguarda solo l'Italia, ma è un fenomeno europeo.

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