Salari da fame e carichi di lavoro eccessivi: l'odissea degli operai Stellantis

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LeggoCassino.it ECONOMIA

L'amarezza delle tute rosse dello stabilimento di Cassino è palese: in fabbrica regna lo scetticismo e la preoccupazione per il futuro. "I sindacati? Bene la mobilitazione del 18 ottobre ma non dimentichiamo di loro hanno firmato tutti gli accordi che ci hanno portato a questa situazione e ci dicevano di essere ottimisti..." Carichi di lavoro eccessivi, buste paga decurtate dagli ammortizzatori sociali, incertezze sul futuro e scetticismo, molto scetticismo, nei confronti anche dei sindacati . (LeggoCassino.it)

La notizia riportata su altri media

Anziché un passo avanti verso la transizione elettrica, un balzo indietro, al livello di FIAT negli anni 1950. Diventa sempre più difficile che il governo Meloni raggiunga l’obiettivo sulla produzione di veicoli in Italia: un milione fra vetture e commerciali ogni anno per il 2030. (Autoappassionati.it)

Secondo i dati diffusi da FIM-CISL, per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo e perdono sia gli autoveicoli che i veicoli commerciali. In un momento di crisi generalizzata del settore auto a livello europeo, la produzione di Stellantis in Italia nei primi 9 mesi del 2024 ammonta a 387.600 unità contro le 567.525 del 2023 (-31,7%). (AlVolante)

Mentre nei giorni scorsi si è svolta, proprio nella sede di Modena, la consegna dell'esemplare unico di una MC20 commissionata dai nipoti del fondatore del marchio Ettore Maserati, che insieme ai fratelli Alfieri ed Ernesto dette vita all'azienda nel lontano 1914, il consueto report della Fim-Cisl sugli stabilimenti del gruppo Stellantis consegna un quadro molto allarmante sulla produzione nei due plant della casa del Tridente, il polo produttivo di Torino e quelli nel capoluogo emiliano, dove sono impiegati complessivamente circa 200 operai e 900 ingegneri. (Corriere della Sera)

La fabbrica (ex) Fiat è chiusa ma produce il doppio: ecco i numeri

Tanto che due deputati del Pd, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, hanno hannunciato una richiesta di chiarimenti per il Ceo di Stellantis, convocato in parlamento per avere lumi su quello che potrà essere il destino della casa del Tridente. (il Resto del Carlino)

MODENA. «Siamo alla vigilia di una crisi drammatica, Stellantis è in grande difficoltà ma il Governo non ha un piano di politica industriale per l’auto, in un momento di emergenza nazionale». (Gazzetta di Modena)

Può una fabbrica chiusa (a ripetizione) produrre il doppio di quando era aperta? Ed è possibile che Stellantis, di cui in questi giorni ci occupiamo soprattutto per le brutte notizie produttive e finanziarie, sia meglio di quella che era la Fiat (o meglio: Fca)? Sono domande che emergono guardando con maggiore attenzione il report della Fim-Cisl sull'andamento della produzione del Gruppo in questi mesi. (Torino Cronaca)