Stellantis, continua la cassa integrazione

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Il Centro ECONOMIA

ATESSA. Mancanza di materiali e mercato con numeri in discesa libera sarebbero le cause alla base dell'ennesimo stop di Stellantis Atessa che ieri ha effettuato una fermata collettiva per tutti e tre i turni produttivi. Si allunga anche il periodo di cassa integrazione, in una spirale asfittica che si trascina da giugno e che sta coinvolgendo tutti i dipendenti del plant a turno.Non c'è pace per lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri che fino a tre anni fa scoppiava di ordinativi. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altre testate

Infatti, il Gruppo Stellantis arriverà a sfornare nel nostro Paese 500.000 unità entro fine 2024, di cui 300.000 auto e 200.000 commerciali, stando alle stime “drammatiche” del sindacato Fim Cisl. Diventa sempre più difficile che il governo Meloni raggiunga l’obiettivo sulla produzione di veicoli in Italia: un milione fra vetture e commerciali ogni anno per il 2030. (Autoappassionati.it)

Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. «La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti», spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria. (Il Messaggero - Motori)

Può una fabbrica chiusa (a ripetizione) produrre il doppio di quando era aperta? Ed è possibile che Stellantis, di cui in questi giorni ci occupiamo soprattutto per le brutte notizie produttive e finanziarie, sia meglio di quella che era la Fiat (o meglio: Fca)? Sono domande che emergono guardando con maggiore attenzione il report della Fim-Cisl sull'andamento della produzione del Gruppo in questi mesi. (Torino Cronaca)

Stellantis: sindacati in allarme per la produzione italiana in drastico calo

Sono irrimediabilmente a rischio la prospettiva industriale e occupazionale. Le crisi in Italia, Germania e Belgio, relative ai gruppi Stellantis e VW – … (Fim Cisl)

Mentre nei giorni scorsi si è svolta, proprio nella sede di Modena, la consegna dell'esemplare unico di una MC20 commissionata dai nipoti del fondatore del marchio Ettore Maserati, che insieme ai fratelli Alfieri ed Ernesto dette vita all'azienda nel lontano 1914, il consueto report della Fim-Cisl sugli stabilimenti del gruppo Stellantis consegna un quadro molto allarmante sulla produzione nei due plant della casa del Tridente, il polo produttivo di Torino e quelli nel capoluogo emiliano, dove sono impiegati complessivamente circa 200 operai e 900 ingegneri. (Corriere della Sera)

Evidenze che pesano anche sulla produzione strettamente italiana di Stellantis, secondo quanto riportato dai dati espressi nel rapporto FIM CISL sulla produzione Tricolore di Stellantis. (ClubAlfa.it)