Ucraina-Russia, italiano a Mykolaiv: "Bombardato aeroporto"
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E' una ''situazione terribile'' quella che descrive Roberto Marcuccio, originario di Ravenna e in Ucraina da quattro anni, dove vive con la moglie e il figlio.
''Noi italiani siamo bloccati, non ci hanno dato alcun canale preferenziale e nessun aiuto per lasciare l'Ucraina'', si lamenta
''Hanno bombardato anche qui a Mykolaiv'', città nel sud dell'Ucraina sul Mar Nero, ''hanno colpito l'aeroporto'', dice al telefono all'Adnkronos. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
In queste immagini, si vede la distruzione dell’aeroporto kulbalino a Nicolaiev. Vedete dietro a me che ancora c’è il fumo, si sentono ancora i rumori di scoppi» (qui tutti gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina) (Corriere TV)
Tra questi anche Ruslan Malinovski, centrocampista offensivo dell’Atalanta impegnato questa sera nella partita di ritorno dei playoff di Europa League per accedere agli ottavi contro l’Olympiacos. Le notizie che arrivano dalla Russia non dicono la verità: stanno affermando che stanno proteggendo l’oriente da noi ucraini, ma in realtà ci stanno attaccando! (Sky Sport)
"Questo, se ci pensiamo un attimo, rientra negli schemi attuati in tutti i conflitti degli ultimi decenni", afferma Gaiani Il vero obiettivo per l'esperto consiste nel puntellare le posizioni delle forze secessioniste russe nelle due repubbliche, appena riconosciute da Mosca, di Donetsk e Lugansk. (RSI.ch Informazione)
E ancora, parlando in russo: “Adesso ci troviamo sui lati opposti di questa guerra, la Russia è dalla parte del male. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore possono protestare contro la guerra in Ucraina (Il Primato Nazionale)
Le nostre famiglie con Ruslan in Ucraina . «Ragazzi, la mattina presto la Russia ha ufficialmente iniziato la guerra sull’intero territorio dell’Ucraina. (L'Eco di Bergamo)
Da quando è iniziata l’offensiva russa in Ucraina si moltiplicano in rete le testimonianze video degli effetti dei bombardamenti. A stupire è l’ubicazione del piccolo scalo civile, molto distante dal Donbass, in un’area che si pensava lontana dalle tensioni (Il Fatto Quotidiano)