Un vicepresidente contro il diritto all’aborto

J. D. Vance, scelto da Trump come numero due, da senatore ha esercitato pressioni sui legislatori federali per violare la privacy di chi ricorre ai servizi riproduttivi Il senatore J. D. Vance, scelto da Donald Trump come candidato alla vicepresidenza, lo scorso giugno ha esercitato pressioni sui legislatori federali affinché eliminassero una regola sulla privacy che impedisce, secondo i documenti esaminati da The Lever, alla polizia di accedere alle cartelle cliniche delle persone che cercano servizi riproduttivi. (Jacobin Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Raccontò il malessere dei bianchi declassati e ora vuole dare una base culturale al populismo.Questo è uno che li spaventa davvero. J.D. (La Verità)

DALLA NOSTRA INVIATAMILWAUKEE — Introdotto da Don Jr, il figlio di Trump con cui ha stretto una forte amicizia, e dalla moglie Usha, figlia di immigrati indiani, J.D. Vance si è presentato ieri sera all’America dal palco della convention repubblicana. (Corriere della Sera)

Prima di diventare senatore, nel 2022, e prima di attaccare ferocemente Trump nel 2016 paragonandolo a Hitler, Vance era noto per essere l’autore di un best seller: “Elegia americana”, in Italia pubblicato da Garzanti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Adam Gopnik: “Retorica fascista nel libro di Vance Elegia americana. Ma non vanno ignorati i bianchi non istruiti di cui parla”

Non tutti possono vendere l’anima al diavolo, per la semplice ragione che bisogna avere qualcosa che Belzebù abbia voglia di comprare. Nel caso di J. D. Vance, il qualcosa c’era: non il suo servilismo verso Trump, non il suo talento di scrittore, ma una qualità che è molto rara nella politica americana: l’autenticità. (il manifesto)

il corrispondente Claudio Pagliara La prima volta sul palco di J.D. Vance, il candidato alla vicepresidenza scelto da Trump (RaiNews)

Se Trump nel 2016 aveva individuato in Mike Pence la persona in grado di catalizzare il voto degli evangelici, oggi sceglie lui per consolidare i voti di quel mondo dimenticato e… (la Repubblica)