Come i podcast hanno influenzato le elezioni negli Stati Uniti

Come i podcast hanno influenzato le elezioni negli Stati Uniti
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Corriere del Ticino ESTERI

Detto che la sfida, a questo giro, è stata meno avvincente del previsto, come spiegare un calo così drastico di audience? Semplice: la televisione, anche se non soprattutto in America, non occupa più un ruolo centrale. Rispetto al 2020, infatti, le opzioni per seguire in streaming l'Election Night sono aumentate. Fra le altre, Prime Video di Amazon ha proposto uno show elettorale condotto dall'ex NBC Brian Williams (Corriere del Ticino)

Su altre fonti

Donald ha vinto». Dopo averlo detto, Musk avrebbe semplicemente lasciato la stanza lasciando un alone di mistero su questa applicazione. (ilmessaggero.it)

Donald Trump sarà di nuovo presidente degli Stati Uniti, dopo una vittoria che si è rivelata piuttosto netta. Il risultato del voto potrebbe rappresentare uno shock per alcuni americani, o almeno per quelli che non guardano o ascoltano Theo Von. (WIRED Italia)

Un endorsement tutt'altro che sorprendente. Oggi, 5 novembre, si vota negli Stati Uniti per il nuovo presidente (StartupItalia)

Giovani, carini e trumpiani

Oltre 40 milioni di persone, nel giro di 5 giorni dalla pubblicazione – datata 26 ottobre 2024, agli sgoccioli della campagna elettorale per le elezioni presidenziali statunitensi – hanno seguito l’ultima puntata del podcast “The Joe Rogan Experience”, con ospite speciale il candidato alla presidenza per il partito Repubblicano Donald J. (GLI STATI GENERALI)

Kamala Harris ha ottenuto tra il 52% e il 54% del voto dei giovani under 30 (a seconda degli exit poll) contro il 42-46% di Trump. Le elezioni lanciano un campanello d’allarme sulla capacità del partito democratico di parlare ai giovani americani. (Corriere della Sera)

Al suo fianco, un giovane uomo bianco diventato ricco e famoso facendo streaming di videogiochi. Spilla a stelle e strisce al bavero della giacca, cappellino che grida “Make America Great Again”, Adin Ross dà il benvenuto a Trump per un’intervista in diretta di fronte a quasi seicentomila spettatori, principalmente maschi bianchi tra i 18 e i 29 anni, la cosiddetta Generazione Z. (Rivista Studio)