Bologna, blitz alla mostra di WeiWei: distrutta un'opera dell'artista cinese dall'imbrattatore seriale Vaclav Pisvejc

Nuovo attacco dell’artista praghese Vaclav Pisvejc, noto per essere un guastatore e imbrattatore seriale. Dopo essere salito nudo sulla statua di Ercole e Caco in piazza della Signoria a Firenze e aver rotto un quadro in testa a Marina Abramovic, questa volta ha puntato su Bologna. Durante l’inaugurazione della mostra Who am I dell’artista cinese dissidente Ai WeiWei, a cura di Arturo Galansino a Palazzo Fava, Pisvejc ha colpito parte della statua di porcellana esposta al primo piano, la Porcelaine Cube. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Ai Weiwei ieri è arrivato finalmente a Palazzo Fava, per raccontare la sua mostra ’Who Am I?’ alla nostra città che già da un mese era curiosa di sapere tutto. (il Resto del Carlino)

"Chi sono io? Non lo saprò mai. Cambio ogni giorno". Ai Weiwei, artista cinese da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani, risponde così a Nicoletta Orlandi Posti che lo intervista per Libero in occasione della presentazione a Palazzo Fava a Bologna della sua prima personale che si intitola appunto “Ai Weiwei. (Liberoquotidiano.it)

Who am I? a Palazzo Fava a Bologna, Vaclav Pisvejc ha distrutto un’opera del celebre artista cinese. Pisvejc è stato immediatamente fermato dalla sicurezza e arrestato con l’accusa di distruzione di beni culturali, reato regolato dall’articolo 518 del codice penale italiano. (Arte Magazine)

Un gesto che è costato l’arresto all’uomo di 57 anni originario della Repubblica Ceca, convalidato durante la direttissima di ieri: per lui sono stati disposti l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora in un Comune fuori dal bolognese, oltre che un foglio di via obbligatorio emesso dalla questura. (il Resto del Carlino)

Da oggi 21 settembre fino al prossimo 4 maggio, infatti, si tiene la mostra di Ai Weiwei, dal titolo “Who am i?”. Adesso è tornato a colpire, ma in maniera differente e in un luogo differente. (Il Fatto Quotidiano)

Farsi una domanda è un’interazione personale con la condizione esistente e credo che sia assolutamente importante farsi delle domande prima di trarre qualsiasi conclusione. L’arte deve fare domande, esiste per questo, e non è il suo compito dare delle risposte”. (il Resto del Carlino)