"La mia Parthenope, travolgente ma sola"

Parthenope nasce nelle acque del golfo, sirena, figura mitologica, fondatrice della città. Ma è anche una donna, seducente, libera, che, nata nel 1950, vediamo attraversare le varie fasi della vita fino ai suoi 73 anni. Con lei, Paolo Sorrentino, 54 anni, osserva l’inesorabile scorrere del tempo e conduce alla scoperta dei tanti volti della sua città, dalle lussuose ville di Posillipo ai vicoli popolari, ammaliante e sordida. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Ecco Parthenope, da giovedì in ben 500 sale distribuito dall'esordiente Piper Film dopo i recenti sold out delle proiezioni speciali di mezzanotte, lungo viaggio dell'omonima protagonista, interpretata da Celeste Dalla Porta, dal 1950, quando nasce nelle acque del Golfo di Napoli, fino a oggi con il volto e la voce di Stefania Sandrelli. (il Giornale)

La giovinezza in cui ci si abbandona e, se si è fortunati, non dico che si ar… (La Stampa)

È tante cose «Parthenope», la protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino: la metafora della città di cui porta il nome, il simbolo della sua dolorosa bellezza nata dalla spuma del mare, l'incarnazione seducente dello scorrere del tempo, che poi è il leit motiv sotterraneo del racconto, l'altalena bruciante di illusioni e malinconie che costella la vita di ciascuno di noi. (ilmattino.it)

Luisa Ranieri e Isabella Ferrari, due donne per 'Parthenope' di Sorrentino: "Raccontano l'amarezza e la decadenza della città di Napoli"

«Più che emozionato mi sento completamente frastornato. A poche ore dall’uscita in sala di «Parthenope», il nuovo film di Paolo Sorrentino, Daniele Rienzo, uno degli interpreti della pellicola, non nasconde l’eccitazione per un ruolo importante e soprattutto per aver lavorato con uno dei registi più acclamati della scena internazionale. (Corriere della Sera)

OPINIONI | Parthenope, la recensione VIDEO | Qui per l’intervista integrale: (The Hot Corn Italy)

Isabella Ferrari è Flora Malva: "Una donna ormai sola, devastata da un chirurgo plastico che non può più mostrarsi". Luisa Ranieri è Greta Cool "Una donna disullusa, amareggiata e non corrisposta dal suo amato che è la sua città, l'archetipo dello spettacolo inteso come tutte le arti". (la Repubblica)