Salvini a Pontida: «L’autonomia è realtà». Open Arms, la destra europea lo difende: «Ha salvato i confini»

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Processare Salvini Migranti

«Processate anche me», recita un cartello. «Non è un reato difendere i confini», rilanciano le scritte sul palco. È il tema della giornata della Lega, a Pontida come da tradizione: il processo al segretario Matteo Salvini per la vicenda della nave Open Arms tiene banco. L’accusa ha chiesto sei anni di reclusione, il vicepremier si dice «non preoccupato, al massimo indignato e sorpreso». A Pontida numerosi leader europei Sul pratone, a manifestare supporto al leader leghista, i rappresentanti della destra sovranista di mezza Europa: il premier ungherese Viktor Orbán – acclamato dalla platea – l’olandese Geert Wilders – che definisce «eroe» il «caro amico» Matteo Salvini e in italiano gli tributa un «ti amo» –, il portoghese André Ventura, lo spagnolo Josè Antonio Fùster, i cechi Ondrej Knotek e Petr Macinka, l’austriaca Marlene Svazek. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre testate

Manovra, Salvini: "Paghino i banchieri e non gli operai" 00:52 (Il Mattino di Padova)

Il (presunto) riferimento, non molto chiaro, è alla Santa Alleanza, la coalizione tra le grandi potenze monarchiche della Russia, dell’Austria e della Prussia, creata dopo la sconfitta di Napoleone e firmata a Parigi nel 1815. (Il Fatto Quotidiano)

A Pontida, a poca distanza dalla provincia di Lecco, è stato il giorno del raduno leghista, che anche quest'anno ha richiamato militanti, amministratori e volti noti del Carroccio a più livelli, a partire dal segretario Matteo Salvini (Lecco Online)

Salvini a Pontida tra Orban e le bandiere russe: «Paghino i banchieri, non gli operai. Via la cittadinanza a chi delinque»

C’è il ricordo e il dolore per il 7 ottobre 2023, l’anniversario della strage dei 1200 israeliani uccisi da Hamas, quindi l’inizio della reazione di Benjamin Netanyahu, le 40 mila morti a Gaza e il dramma degli ostaggi ancora nelle mani degli jihadisti. (la Repubblica)

"Gli unici che hanno paura dell'Autonomia - ha aggiunto - sono i politici di sinistra incapaci, che rubano voti e fiducia ai loro popoli da 50 anni". "L'Autonomia è legge, e indietro non si torna". (La Provincia di Cremona e Crema)

Matteo Salvini parla per una ventina di minuti dal palco di Pontida, chiudendo l'edizione numero 36 del raduno della Lega. Parole d'ordine più ripetute al microfono e accolte dal maggior numero di applausi sono state: l'autonomia differenziata, che è legge da giugno e da cui «non si torna indietro», ha scandito Salvini. (ilgazzettino.it)