Giustizia, la separazione delle carriere in Aula alla Camera. Nordio: "Riforma blindata"
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A Montecitorio la discussione degli emendamenti Arriva in Aula alla Camera la riforma della giustizia del ministro Carlo Nordio con la separazione delle carriere dei magistrati. Nel pomeriggio la discussione sugli emendamenti, in vista del primo dei quattro voti necessari (più eventuale referendum) per approvare il disegno di legge, che richiederebbe una modifica della Costituzione. Nordio: “Ricomposta dialettica in maggioranza, riforma blindata” Prima dell’approdo in Aula della riforma, il ministro ci ha tenuto a ricompattare la maggioranza, nella quale alcune forze avevano presentato proposte di modifica, e ‘blindare’ il provvedimento in modo da evitare slittamenti nella sua approvazione. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri giornali
Le proposte di modifica dei berlusconiani, le uniche presentate in Aula dalla maggioranza, chiedevano di escludere i membri laici dei futuri Consigli superiori della magistratura – uno per i requirenti e uno per i giudicanti – dall’elezione tramite sorteggio, che così sarebbe rimasta prevista solo per i membri togati, quelli scelti dai magistrati nelle proprie file. (Il Fatto Quotidiano)
La giornata di ieri ha avuto una dimensione distopica per quel che riguarda la giustizia italiana. La realtà andava da una parte, la narrazione si muoveva in senso inverso. (il manifesto)
Compo… (la Repubblica)
– L’aula della Camera ha bocciato la pregiudiziale di costituzionalità presentata da M5s al ddl costituzionale che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. Roma, 8 gen. (Agenzia askanews)
Un passo importante per rafforzare l’imparzialità del sistema giudiziario e migliorare la fiducia dei cittadini nella giustizia. La proposta prevede l’istituzione di due distinti organi di autogoverno: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. (La Voce del Patriota)
Con 24 voti, compresi quelli di tutti i membri togati (oltre a due laici e due membri di diritto), il Csm ha approvato un parere particolarmente critico nei confronti della riforma della Giustizia contenuta nel disegno di legge costituzionale del governo, appena approdato alla Camera (NT+ Diritto)