Sollicciano, sono tutti rientrati in cella i detenuti del carcere

Sono fatti rientrare nelle celle, nel corso della notte, i detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano, circa una ottantina, che ieri hanno dato vita a una forte protesta, anche appiccando le fiamme, dopo il suicidio di un recluso ventenne di origine tunisina. E' quanto si apprende dalla prefettura. Non risultano feriti. La situazione, si spiega ancora, è stata riportata sotto controllo con l… (La Repubblica Firenze.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La madre del detenuto di 20 anni di origine tunisina che giovedì si è impiccato nella sua cella di Sollicciano è sconvolta. Parla solt… (La Repubblica Firenze.it)

Ottanta detenuti saranno trasferiti entro una decina di giorni fuori dall’inferno di Sollicciano: 20 sono già stati spostati ieri in altre carceri toscane, altri 10 da domani fuori regione. (La Repubblica Firenze.it)

Sono urla strazianti quelle della madre di Fedi, il detenuto tunisino ventenne che si è impiccato giovedì pomeriggio nella sua cella a Sollicciano. A parlare telefonicamente con lei, ieri mattina, è stata Fatima Benhijji, mediatrice culturale e presidente dell’associazione Pantagruel, che per quasi 24 ore è stata tempestata dalle telefonate dei genitori di altri reclusi, preoccupati che il suicidio potesse riguardare loro figlio. (Corriere Fiorentino)

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul suicidio del detenuto tunisino di 20 anni, trovato privo di vita ieri in una cella del carcere di Sollicciano. Il giovane, in base a quanto ricostruito, ieri pomeriggio si è chiuso nella cella, ostruendo la serratura con pezzi di plastica, e, approfittando dell'assenza del compagno, si è impiccato con le lenzuola. (Corriere Fiorentino)

“L'attenzione del governo sul carcere fiorentino di Sollicciano, così come per gli altri istituti penitenziari sui territori, è concreta e tangibile. (gonews)

Fu operazione assai importante anche perché, di conseguenza, si apriva la città ad una prospettiva di restauro urbano (oggi diremmo di “rigenerazione urbana”) che il Piano Regolatore Detti–La Pira aveva programmaticamente indicato ma non specificato. (LA NAZIONE)