Il dollaro debole e Trump: a rischio i flussi turistici dagli Usa

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Il Giorno ESTERI

Villois Il cambio Dollaro-Euro ha raggiunto un livello che non si vedeva da ben prima del Covid, siamo arrivato ad 1,14 a favore dell’euro, il trend, previsto, anche solo ad inizio anno era di parità. Già ai livelli attuali, che potrebbero sfondare 1,20, si innescano condizioni che possono allontanare i ricchi flussi turistici statunitensi dall’Europa e in particolare dalle mete italiane. Milano, che ha sfruttato al massimo il suo potenziale attrattivo commerciale del quadrilatero d’oro, gode di una spesa procapite media giornaliera superiore a quelle di Roma, Firenze e Venezia, nelle quali i prezzi del ricettivo sono per lo più in linea comune, mentre l’offerta commerciale del lusso incide in maniera ben superiore. (Il Giorno)

Ne parlano anche altri giornali

Non è l’estate che le compagnie aeree si aspettavano. Un calo improvviso e significativo, che apre interrogativi sul futuro dei collegamenti tra la Svizzera e l’America. (Ticinonews)

All'origine di tutto ci sono il clima politico particolarmente teso, i controlli più severi alle dogane aeroportuali e il timore – percepito o reale – di essere respinti nella fase di ingresso. Secondo un'analisi recentemente pubblicata dal Corriere della Sera, volare da Roma a Washington, settimane fa, costava 1.213 euro (circa 1.130 franchi) ora costa meno della metà: 564 euro (524 franchi). (Corriere del Ticino)

Tourism Economics ha rivisto le stime 2025 da +9% a -5%, con una perdita potenziale di 13 miliardi di dollari. L’Italia registra una flessione più contenuta (-9,5%). (Tgcom24)

La diminuzione dei turisti negli USA, in particolare provenienti dal Regno Unito, è diventata evidente negli ultimi mesi e sta preoccupando seriamente il settore turistico. A marzo 2025, i viaggiatori britannici diretti verso gli Stati Uniti sono calati del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (Ultima Voce)

Le ultime cifre diffuse dall’ente, che fanno riferimento ai primi tre mesi del 2025, segnano un incremento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Prendendo in considerazione solo il mese di marzo, invece, si registra una flessione del 3,4%. (www.ttgitalia.com)

Flessione economica, tensioni politiche e una diffusa percezione di maggiore rischio nei viaggi verso gli USA stanno facendo calare i prezzi dei biglietti aerei. Molti viaggiatori europei sarebbero preoccupati per le politiche migratorie e per la possibilità di incappare in imprevisti ai controlli doganali e i voli si svuotano. (Everyeye Lifestyle)