Panettoni 2024, le regole per scegliere i migliori (suggeriti dall'«analista sensoriale»)
Abbiamo chiesto ad un’analista sensoriale, la veronese Stefania Pompèle, in questi giorni super impegnata a guidare panel di assaggiatori, qualche suggerimento per aiutarci nella scelta del panettone perfetto. Scegliere un panettone sugli scaffali della grande distribuzione non si rivela cosa facile, perché lo troviamo confezionato in eleganti ed invitanti scatole e quindi viene meno l’aspetto visivo. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’annuale classifica stilata da Gambero Rosso premia i lievitati di Natale usciti dalle cucine (stellate e non). È tra le campagne al confine con la provincia di Pavia, dove il Naviglio scorre lento, il miglior panettone sfornato da uno chef. (Corriere Milano)
La storia di Mattia Premoli, 37 anni, sembra uscita da un racconto natalizio: laureato in ingegneria informatica, nel 2015 sceglie di cambiare vita e di prendere le redini della pasticceria di famiglia, "La Primula", a Treviglio. (Prima Treviglio)
È stata inaugurata la seconda edizione di questo evento speciale dedicato al Natale dove il fatto a mano realizzato in modo innovativo ed elegante incontra le maestranze locali La seconda edizione dell’evento “Il Albero” dedicato al Natale, ha preso forma allo Spazio CEC, nel centro storico di Perugia, mettendo in risalto la grande capacità artistica e artigianale delle maestranze locali. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il lievitato scioglievole e profumato del pastry chef e p… A premiare lo chef di Cascina Vittoria per il suo lievitato delle Feste ci ha pensato il panel di giurati del Gambero Rosso che hanno stilato la top ten dei panettoni sfornati dagli chef (stellati e non). (La Provincia Pavese)
Parametri: uso esclusivo del lievito madre, assenza di additivi, conservanti ed emulsionanti, un minimo di distribuzione in Italia, anche attraverso e-commerce. Per il contest sono stati coinvolti oltre 220 produttori del dolce di fine anno. (Gambero Rosso)
Nato ufficialmente a Milano nel 1919 grazie ad Angelo Motta ha in realtà origini antiche come pane grosso, fatto con le uvette, da donare il 25 dicembre. Nel tempo, dopo le tanti varianti industriali, questo dolce si è trasformato da simbolo di convivialità a terreno di sperimentazione per pasticceri che, senza tradire le radici, hanno introdotto nuove varianti e tecniche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)