Omicidio Vassallo, arrestati boss e carabinieri: «Omicidio e depistaggio»

Hanno studiato la scena del delitto per giorni, fino a pedinare il proprio obiettivo, studiandone gli orari, le abitudini, scrutandolo nei minimi particolari. Hanno fatto dei sopralluoghi, almeno un paio a distanza di un paio di settimane, fino ad entrare in azione quando tutti i complici avevano un possibile alibi da offrire agli inquirenti. Poi, in un secondo momento, è scattato il piano B: dopo il delitto, il depistaggio, per inchiodare un «facile sospettato», «il brasiliano», il «pusher muscoloso e litigioso», quello da offrire a un processo a senso unico. (ilmattino.it)

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Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia del clan scafatese dei Loreto-Ridosso, borbotta tra sè e sè queste parole di rientro da un colloquio segreto, appena qualche giorno dopo il delitto Vassallo. (StatoQuotidiano.it)

Pochi giorni prima di essere ammazzato, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo aveva manifestato la paura di essere ucciso al suo amico vicesindaco di Lustra, altro paesino del Cilento, Domenico Vaccaro. (Ottopagine)

C’è un retrogusto un po’ amaro nella “svolta” investigativa che ha convinto i magistrati di Salerno ad arrestare i presunti responsabili dell’omicidio di Angelo Vassallo. Perchè quella “svolta” poteva essere registrata già pochi mesi dopo il delitto (ilmessaggero.it)

Omicidio Angelo Vassallo, la rabbia del figlio dopo l'arresto di Fabio Cagnazzo: "Fa veramente male"

Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia del clan scafatese dei Loreto-Ridosso, borbotta tra sè e sè queste parole di rientro da un colloquio segreto, appena qualche giorno dopo il delitto Vassallo. (ilmattino.it)

Figlio e nipote di militari, ha arrestato 180 latitanti. Ma non ha un alibi per quella sera. E avrebbe agito per non essere rovinato dall'inchiesta. Il pentito: «Ci simm fatt pur o' pescator» (Open)

Uno di loro, Fabio Cagnazzo, avrebbe non solo avuto un ruolo nella tragedia, ma si sarebbe reso autore di depistaggi per deviare altrove le indagini della Procura di Salerno. “Fa veramente male”, lo ripete Antonio Vassallo, figlio del sindaco di Pollica Angelo ucciso il 5 settembre 2010. (Virgilio Notizie)