Puntata sulla ruota di Tirana

Puntata sulla ruota di Tirana
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LA NOTIZIA INTERNO

Una puntata da 700 milioni di euro di soldi pubblici sulla ruota dell’Albania. Così, nel giorno dell’inaugurazione dei famigerati centri rimpatri italiani in terra straniera, il governo Meloni sfida la sentenza della Corte Ue che rischia di trasformare il fantomatico piano per la difesa dei confini nazionali nell’ennesimo flop sovranista. Il 4 ottobre i 15 giudici del Lussemburgo, come ha scritto Giulio Cavalli venerdì scorso su La Notizia, hanno stabilito che per essere considerato “sicuro”, un Paese deve esserlo in ogni sua parte e per qualsiasi categoria di persone, senza eccezioni. (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altri media

I primi migranti ospiti delle strutture di detenzione in Albania arriveranno domani mattina: si tratta di un gruppo di 16 migranti, che al momento viaggiano a bordo della nave della Marina Militare Libra. (Fanpage.it)

Altre spese ingenti riguardano poi la costruzione e la sorveglianza dei centri. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri" di Sky TG24, andata in onda il 14 ottobre (Sky Tg24 )

In fase di imbarco, come da protocollo, è' stato effettuato lo screening dei requisiti previsti per essere trasferiti nei centri nel Paese balcanico: i migranti infatti devono essere maschi, non vulnerabili, (quindi non minori, minori non accompagnati, anziani o disabili) e provenienti da Paesi sicuri in cui non ci sono conflitti. (Vatican News - Italiano)

Immagine e somiglianza

L’operazione Albania che il governo considera un fiore all’occhiello e l’opposizione si prepara a bersagliare in Parlamento, è partita accompagnata da un controcanto che suona come critica implicita ma evidente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Due giorni di viaggio per trasferire fuori dall’Italia dieci egiziani e sei bengalesi che su barconi di fortuna avevano lasciato le coste libiche di Sabrata e Zuara e si sono ritrovati a occupare gli 80 metri della Libra, capace di caricare da sola fino a 80 marinai e ci… (la Repubblica)

O prigionieri, più corretto. I social erano colmi di indignazione, di paralleli coi gulag e coi lager, che sono parole da pronunciare dopo averci pensato dieci volte, perlomeno se si ha una mezza idea di che cosa erano i gulag e i lager. (La Stampa)