Centri migranti in Albania, l'annuncio di Piantedosi: «Si parte la prossima settimana». Ma c'è il rebus Ue per i respingimenti

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È arrivato il momento della verità per i centri per migranti in Albania, scommessa politica e personale della premier Giorgia Meloni. La prossima settimana è prevista l’inaugurazione delle due strutture, al porto di Schengjin sulla costa e a Gjader, nell’entroterra, che dovranno ospitare i migranti diretti in Italia e soccorsi nel Mediterraneo. Operazione imponente - dal costo di circa 600 milioni di euro in cinque anni - pronta a partire con cinque mesi di ritardo sulla tabella di marcia e tornata in queste ore al centro dello scontro politico. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ed è uno dei primi distretti in cui la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ridefinisce i criteri per identificare un Paese come sicuro sia stata applicata. «Prima — spiega il presidente Francesco Micela — Palermo… (la Repubblica)

Roma, 12 Ottobre 2024 (Agenparl)

Due poliziotti italiani presidiano l'ingresso del centro per migranti di Shengjin in Albania - Reuters (Avvenire)

Migranti, aprono i centri in Albania. Schlein: “Sono solo soldi buttati”

Molteplici dubbi sono stati sollevati sulla possibilità che i migranti possano far valere i loro diritti avendo contatti solo da remoto con i legali, la recente sentenza della Corte di Giustizia Ue ha stabilito che la designazione di un paese sicuro deve estendersi a tutto il suo territorio e per tutti, mettendo così in discussione la lista stilata dall’Italia in base alla quale si dovrebbero fare i rimpatri con procedura accelerata. (il manifesto)

C’è anche una falce e martello, probabilmente per indicare che quello è il posto consono per il simbolo, un tempo onnipresente, dell’ormai lontano regime di Enver Hoxha. Alle pareti un terribile campionario di irriverenti fotomontaggi trash che ritraggono tutti i grandi della Terra, compreso papa Francesco, seduti sulla tazza. (la Repubblica)

«Siamo pronti a partire», annuncia il ministro dell’Interno Matteo Pia… Colpa del terreno friabile, si è detto, poi delle piogge inattese. (la Repubblica)