Mollicone, lo zio: "Ci batteremo perché emerga la giustizia pro Serena che finora non c'è stata"

Mollicone, lo zio: "Ci batteremo perché emerga la giustizia pro Serena che finora non c'è stata" "Ho una cosa da dire a nome dei familiari che ho diritto e dovere, come cittadino italiano e familiare di Serena e Guglielmo, che la giustizia e la verità venga ad emergere pro Serena, perché mi sembra che non è ancora emersa. Noi ci batteremo fino in fondo, per diritto e dovere, affinché si persegua. Fino in fondo. (La Stampa)

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ROMA/VENAFRO. La corte d’Assise d’Appello di Roma ha confermato l’assoluzione di Franco Mottola, della moglie Anna Maria e del figlio Marco nel processo per la morte di Serena Mollicone. Quest’ultimo da tempo vive a Venafro, dove gestisce un’attività commerciale. (isnews.it)

Innocenti. Anche per la Corte d’Assise d’Appello di Roma. Non ci sono elementi concreti per dire che il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, sua moglie Annamaria ed il loro figlio Marco, con la complicità dei carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale, siano gli assassini della liceale Serena Mollicone. (AlessioPorcu.it)

Manifestanti davanti al tribunale prima della sentenza su Serena Mollicone - Ansa (Avvenire)

In Appello l'accusa chiedeva la condanna del maresciallo dei carabinieri Franco Mottola a 24 anni, di sua moglie Annamaria a 22 e del loro figlio Marco, a 21. Nel processo di primo grado, finito nel 2022 presso il Tribunale di Cassino, gli imputati vennero tutti assolti. (Tiscali Notizie)

Dopo la lettura della sentenza, Franco e Marco Mottola, visibilmente commossi, hanno abbracciato gli avvocati. L'accusa aveva chiesto la condanna del maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, a 24 anni, di sua moglie Annamaria, a 22 anni, e del loro figlio Marco, a 21 anni. (L'Unione Sarda.it)

La sentenza è stata pronunciata dalla prima corte d’appello di Roma presieduta da Vincenzo Capozza, ed è stata accolta da fischi e proteste degli astanti. Erano stati chiesti 24 anni per Franco Mottola, 22 per il figlio Marco Mottola e altrettanti per la moglie Annamaria. (il Giornale)