Omicidio Sara Campanella, la madre di Argentino: “L’ho aiutato, voleva suicidarsi”

05/04/2025 INTERNO

Emergono nuovi dettagli nel caso dell’omicidio di Sara Campanella, la studentessa 22enne uccisa lunedì scorso a Messina dal collega di facoltà Stefano Argentino, reo confesso. A parlare ora è Daniela Santoro, madre del giovane: “Stefano voleva suicidarsi. Ho aiutato mio figlio perché si voleva uccidere”, ha detto ai carabinieri in una dichiarazione spontanea riportata dall’Ansa. Secondo quanto riferito dalla donna, la telefonata del figlio è arrivata nel pomeriggio di lunedì, “mentre stavo andando ad Avola in auto”. (Tiscali Notizie)

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The Family: Aslan Salvando Devin e il Divorzio Imminente In questi episodi, Aslan compirà un gesto eroico salvando Devin da un arresto imminente, portandola via con sé in un colpo di scena che dimostra il suo amore. (SofiaOggi.com)

The disappearance of Sara Campanella, a student from Palermo, brutally murdered in Messina by her university companion, has shaken Italy and, of course, the city of Palermo, which wanted to remember her during the Sunday football match at the Favorita. (Il Messaggero)

Oggi, alle 10.30, sarà aperta la camera ardente per la studentessa uccisa lunedì a Messina, nella chiesa delle Anime Sante, in piazza Comitato, a Misi… Sara Campanella, scortata dai carabinieri e dalla polizia municipale, è tornata a casa nel primo pomeriggio. (la Repubblica)

Raspadori eletto miglior giocatore del mese di marzo dai tifosi del Napoli: gol, 100 presenze in azzurro e precedenti da protagonista contro il Bologna (News Sports)

La salma di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa il 31 marzo a Messina dal collega di università reo confesso, Stefano Argentino, è tornata a casa, nel primo pomeriggio di ieri (sabato 5 aprile). (PalermoToday - cronaca e notizie da Palermo)

Quel corpo strappato alla vita lunedì scorso quando un collega d'università che la perseguitava da due anni, sempre e inequivocabilmente respinto, l'ha uccisa in strada a Messina con cinque coltellate, dopo averla seguita dall'uscita dell'ateneo fino alla fermata dell'autobus, mentre lei lo implorava per l'ennesima volta di lasciarla in pace. (Leggo.it)