Il corteo nelle vie di Verbania: “La fabbrica del cioccolato non può chiudere”
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Sono scesi in piazza questa mattina i lavoratori della Barry Callebaut di Verbania, la fabbrica che produce cioccolato nel cuore di Intra. La protesta che si è snodata nelle vie della città è arrivata 24 ore dopo l’annuncio choc della multinazionale che ha il suo centro tra la Svizzera e il Belgio: entro marzo 2025 lo stabilimento sarà chiuso. E così 118 dipendenti, più alcune decine di lavoratori dell’indotto si troveranno senza lavoro. (La Stampa)
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L’incontro si è svolto nella sede di Verbania dell’Unione industriale. «Al tavolo è stata ribadita l'indignazione sulla decisione unilaterale e improvvisa della Barry Callebaut di chiudere lo stabilimento produttivo di Intra – si legge in una nota della Fai Cisl Piemonte Orientale –. (La Stampa)
Barry Callebaut: lunedì mattina presso l’Unione Industriale a Verbania l’incontro tra i vertici dell’azienda e le parti sociali. (VCO AZZURRA TV)
Il motivo? “Limitata redditività futura e la complessità logistica del sito” spiega l’azienda. La multinazionale del settore dolciario giovedì mattina ha convocato le rappresentanze sindacali per annunciare la chiusura dell’impianto piemontese. (Il Fatto Quotidiano)
Ci sono due strade per garantire un futuro ai 150 lavoratori della fabbrica Barry Callebaut di Verbania Intra, che la multinazionale belga con sede in Svizzera ha annunciato di voler chiudere. (La Repubblica)
«Viene da pensare che per Barry Callebaut la chiusura di Intra fosse già prevista da tempo e sia stata attuata creando progressivamente le condizioni tali per tentare di giustificare la decisione comunicata giovedì 5 settembre. (La Stampa)
Domani, fanno sapere i sindacati, riprenderà l'attività lavorativa interrotta dopo l'annuncio, arrivato nella mattinata di giovedì 5 settembre, della volontà della multinazionale svizzera di chiudere lo stabilimento piemontese entro il primo trimestre del 2025. (Alto Adige)