Alex Marangon, cinque interrogati: «Lo sciamano e il suo compagno lo hanno seguito»

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Morti sul lavoro

«Alex era seduto vicino alla porta della cappella, sembrava tranquillo. Ad un certo punto ha iniziato a parlare da solo ed è uscito. A seguirlo lo sciamano Jhonni Daniel Benavides Alvarez, noto nel mondo della medicina musicale, e il suo compagno medico». Il profumo di incenso, la musica del rito per «placare l’agitazione», altri partecipanti già usciti in giardino. Poi, all’improvviso, la corsa del barista veneziano verso la scalinata che porta al fiume e due persone che lo seguono. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

L’autopsia ha infatti escluso che la morte sia avvenuta per una caduta accidentale, non solo per la distribuzione di ecchimosi e ferite, ma anche perché l’esame ha rilevato un’emorragia interna al torace che gli ha fatto perdere molto sangue. (CremonaOggi)

Alex Marangon, il barman di 25 anni trovato morto il 3 luglio sul greto del Piave in provincia di Treviso a quattro chilometri di distanza da dove era stato visto l'ultima volta al raduno new age, lo aveva confidato ad un amico. (il Giornale)

Gli investigatori stanno cercando di riempire un buco di alcune ore che va dal momento in cui il ragazzo si è allontanato dal raduno alla richiesta d’intervento arrivata ai carabinieri. (Fanpage.it)

Alex Marangon, il pestaggio durato un minuto: “Dopo il colpo in testa è morto in 20 secondi”. Il legale: “C’erano 20 persone, chi sa parli”

TREVISO – Prima di sparire nelle tenebre dello scorso 29 giugno, Alex Marangon si sarebbe allontanato dalla cappella dell’Abbazia di Santa Bona di Vidor dove si stava svolgendo l’evento di musica medicina, promosso dal duo ZuMusic di Andrea Zuin e Tatiana Marchetto. (la Repubblica)

Il dettaglio, stando a quanto scrive l’Ansa, è emerso dall’autopsia, che aveva già accertato il colpo alla testa, l’occhio tumefatto, i lividi al torace e l’emorragia interna. Sul corpo del giovane sono state, infatti, trovate numerose costole rotte. (Open)

Colpito alla testa con un oggetto contundente, con un occhio tumefatto, lividi al torace e una grave emorragia interna, secondo le ultimissime ricostruzioni, il 25enne barman di Marcon (Venezia) trovato morto lunedì primo luglio sul greto del fiume Piave dopo l’allontanamento volontario nel corso di un rituale amazzonico nei pressi dell’abbazia di Vidor, in provincia di Treviso, è stato picchiato a sangue tra le 2 e le 6 del mattino di domenica 30 giugno. (Il Fatto Quotidiano)