Assange, chi vince e chi perde nel bilancio tra politica, giustizia e libertà di stampa

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articolo21 ESTERI

Assange ha parlato da uomo libero per la prima volta in un discorso pubblico. È australiano, ma ha scelto come sede per il suo intervento la Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce). Quell’Europa che è stata culla della democrazia fin dai tempi degli antichi greci. E, da uomo libero, ha detto al mondo di essere stato costretto a scambiare la sua libertà con la giustizia, la sua prigionia con la libertà di espressione, la sua vita con il suo lavoro. (articolo21)

Se ne è parlato anche su altri media

Una votazione che vuole essere un richiamo, da parte del massimo organo europeo, non solo ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, ma a tutti i regimi del mondo che cercano di punire giornalisti scomodi incarcerandoli. (articolo21)

LEGGI – Julian Assange: “Io libero: ho patteggiato il reato di giornalismo” “Al momento, l’unico piano concreto che abbiamo per l’immediato futuro è che lui continui a recuperare la sua salute”. (Il Fatto Quotidiano)

Quali sono le ragioni dell'accusa Il pronunciamento dell'Assemblea parlamentare dell'istituzione internazionale aggiunge un capitolo alle vicende giudiziarie del fondatore di Wikileaks. (Sky Tg24 )

Come dice Julian Assange, “i giornalisti non dovrebbero essere perseguiti per aver svolto il proprio lavoro”. Eppure, la vicenda personale del fondatore di WikiLeaks, tornato ieri a parlare in pubblico dopo la sua liberazione lo scorso giugno al termine di un lungo calvario giudiziario, è emblematica del pessimo stato di salute in cui versa oggi l’informazione. (LA NOTIZIA)

Margen Eggert (al centro) interpreta il ruolo della matriarca Karen, fulcro delle tensioni familiari raccontate nell'ultimo film dei fratelli Zürcher, Il passero nel camino. Zürcher Film Il nuovo film di Ramon Zürcher, Il passero nel camino (Der Spatz im Kamin), arriva questa settimana nei cinema svizzeri. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato: sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo". "Ho scelto la libertà al posto di una giustizia impossibile da realizzare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)