Assange, chi vince e chi perde nel bilancio tra politica, giustizia e libertà di stampa

Assange ha parlato da uomo libero per la prima volta in un discorso pubblico. È australiano, ma ha scelto come sede per il suo intervento la Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce). Quell’Europa che è stata culla della democrazia fin dai tempi degli antichi greci. E, da uomo libero, ha detto al mondo di essere stato costretto a scambiare la sua libertà con la giustizia, la sua prigionia con la libertà di espressione, la sua vita con il suo lavoro. (articolo21)

Se ne è parlato anche su altri media

Margen Eggert (al centro) interpreta il ruolo della matriarca Karen, fulcro delle tensioni familiari raccontate nell'ultimo film dei fratelli Zürcher, Il passero nel camino. Zürcher Film Donne al comando e animali in libertà nello zoo umano di Ramon Zürcher (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Una votazione che vuole essere un richiamo, da parte del massimo organo europeo, non solo ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, ma a tutti i regimi del mondo che cercano di punire giornalisti scomodi incarcerandoli. (articolo21)

Con 88 voti a favore, 13 contrari e 20 astensioni, l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha ritenuto ieri che il giornalista e fondatore di WikiLeaks Julian Assange sia un prigioniero politico. (Altre Notizie)

La risoluzione del Consiglio d’Europa su Assange

Julian Assange è tornato a far sentire la sua voce. "Ho scelto la libertà al posto di una giustizia irrealizzabile", ha dichiarato Assange, spiegando la sua decisione di accettare il patteggiamento con gli Stati Uniti che ha posto fine alla sua lunga detenzione. (WIRED Italia)

Stella Assange non guarda solo al passato. Con Julian Assange e WikiLeaks, guarda anche al futuro e alle conseguenze del caso del fondatore di WikiLeaks per la libertà di stampa, ora che, con il suo patteggiamento, il governo americano è riuscito a far passare – per la prima volta nella storia degli Stati Uniti – la teoria che un giornalista che rivela documenti segreti nel pubblico interesse commette un gravissimo crimine e gli Usa possono provare a estradarlo e a incarcerarlo, non importa la sua nazionalità. (Il Fatto Quotidiano)

Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato: sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo". "Ho scelto la libertà al posto di una giustizia impossibile da realizzare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)