“Nei nostri negozi scarsa accoglienza e cordialità”
E’ un’analisi attenta e ricca di spunti, ma anche di provocazioni quella di una lettrice che - avendo seguito il dibattito sul commercio di questi giorni nelle colonne della Voce di Rovigo - ha scritto alla redazione per dire la sua. Riportiamo il suo punto di vista, articolato, e che non fa sconti, nemmeno ai commercianti. Per approfondire : “E’ indubbiamente preoccupante vedere tante attività chiudere e numerose famiglie trovarsi in difficoltà economica - premette la signora Lucia - Si parla spesso delle cause di questa crisi, attribuendola alla carenza di parcheggi nei centri storici, alla burocrazia complessa e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, sempre meno inclini a frequentare i negozi di prossimità. (La Voce di Rovigo)
Su altre testate
Le città italiane stanno affrontando una crisi silenziosa ma inesorabile: la desertificazione urbana. Parallelamente, si è registrata una crescita significativa delle attività di alloggio e ristorazione (+18.500) e un'impennata dell’imprenditoria straniera (+41,4%), mentre le imprese italiane hanno segnato una crescita marginale (+3,1%). (ChietiToday)
La città di Pesaro è tra le più colpite in Italia dalla desertificazione commerciale degli ultimi 12 anni. A dirlo è l’annuale report “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzato da Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, che analizza l’andamento delle attività economiche nei centri urbani. (Vivere Pesaro)
Le titolari dei due negozi hanno scelto di spostare le proprie attività a Galliate. «Tra locazione e altre spese ho calcolato che risparmierò 1.700 euro al mese - spiega Jessica Maugeri di Bon Bon -. (La Stampa)
Il fatto di cronaca da cui parte la sua analisi, raccontato da Repubblica, è la chiusura — una lunga pausa, almeno un anno — della libreria Alzaia per via dei r… «La notizia della chiusura della libreria Alzaia mette sale sulle ferite, è il segno lampante di una città, Firenze, che sta perdendo pezzi importanti della sua identità». (La Repubblica Firenze.it)
Dal 2012 a oggi in città ha chiuso un negozio su quattro. Negli ultimi dodici anni, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante. In crescita le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). (La Provincia di Biella)
) ha perso il 15,6% dei suoi negozi, ma pur essendo negativo il dato risulta il migliore a livello regionale. È quanto emerge dall’ultima ricerca diffusa dall’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, che mette in luce una condizione di diffusa difficoltà. (LA NAZIONE)