Sette indagati per la morte del portuale Giovanni Battista Macciò

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INTERNO

Aumenta a sette il numero degli indagati per la tragica morte di Giovanni Battista Macciò, il portuale deceduto nella notte tra martedì e mercoledì al porto di Genova Pra’. Tra gli indagati, oltre al collega della Culmv Patrizio Randazzo, alla guida della ralla che si è scontrata con un'altra ralla ferma in porto, causando il ferimento del conducente del mezzo e la morte di Macciò, figurano anche il console della compagnia unica Antonio Benvenuti e altri cinque membri del Psa, la società che coordina i lavoratori portuali.

L'incidente, avvenuto al Terminal Psa Genova Pra’, ha visto coinvolti diversi soggetti, tra cui Randazzo, il quale, alla guida della ralla, ha investito la vittima mentre quest'ultima stava effettuando una verifica ai sigilli di alcuni container. L'avviso di garanzia è stato notificato anche a Benvenuti e ad alcuni dipendenti di Psa: Roberto Coglio, Paolo Casali, Marco Ferrari, Andrea Barsotti e Alessandro De Martino. Il reato contestato è quello di omicidio colposo.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Arianna Ciavattini, stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti. Randazzo, già noto alle autorità per un precedente ritiro della patente nel 2021, è al centro delle indagini, ma gli inquirenti stanno esaminando anche il ruolo degli altri indagati, tutti con responsabilità tecniche e operative all'interno del porto.

La morte di Macciò ha scosso profondamente l'ambiente portuale genovese, già segnato da altre tragedie simili in passato.