Italia d'argento nel fioretto femminile a squadre: ko con gli Usa in finale

L' Italia non riesce a bissare l'oro conquistato nella spada a squadre femminile e deve accontentarsi dell' argento nel fioretto . Le azzurre, che in semifinale avevano battuto il Giappone 45-39 assicurandosi così una medaglia, perdono 45-39 contro gli Stati Uniti. Il quartetto del ct Stefano Cerioni , capitanato da Arianna Errigo e completato da Alice Volpi , Martina Favaretto e Francesca Palumbo , si arrende di fronte alle avversarie Lee Kiefer , Lauren Scruggs , Jacqueline Dubrovich e Maia Mei Weintraub . (Tuttosport)

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Alle 20:30 l'Italia del fioretto femminile scende in pedana per la finale contro gli Stati Uniti. Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesco Palumbo vanno a caccia della medaglia d'oro per l'Italia dopo il primo posto arrivato nella spada. (ilmessaggero.it)

Di sicuro ci sarà Martina Favaretto che ha 22 anni e anche se non ha brillato in queste Olimpiadi ne ha almeno altre due davanti. PARIGI — Chi arriverà a Los Angeles vedrà. (la Repubblica)

Errigo apre la sfida nella prima frazione contro Lee Kiefer: la campionessa olimpica individuale parte in sordina ma recupera chiudendo il round con il 5-4 che regala il primo vantaggio alla selezione americana. (CremonaOggi)

Spalla a spalla. Arianna, Alice, Martina e Francesca vivono così ininterrottamente da tre anni, dal tuffo in piscina di mezzanotte al Cairo, passando per l’impresa nella bolgia di casa a Milano, due trionfi ai Mondiali in 12 mesi, e fino all’argento olimpico vinto stasera, nel primo giorno d’agosto in una Parigi che alternava sole cocente ad acquazzoni come se tra le nuvole qualcuno stesse lavando il terrazzo. (Federazione Italiana Scherma)

Troppo forti gli Usa, al primo successo a squadre, che anche nella finale, vinta 45-39, hanno dimostrato di essere in questo momento le migliori al mondo. (Il Mattino di Padova)

Ed era logico pensarlo da ragazze arrivate in Francia con la scia luminosa di tre anni di successi. Arianna Errigo l'aveva detto chiaramente, una volta raggiunta la finale e battute le giapponesi, poi finite terze: «Puntiamo in alto». (il Giornale)