Omicidio Martina Scialdone, chiesta condanna all'ergastolo per Costantino Bonaiuti
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Nei confronti dell'imputato è stato contestato l'omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, del legame affettivo oltre al reato di porto abusivo di arma. Il pm, Barbara Trotta, ha ricostruito le fasi dell’aggressione sottolineando che la vittima "voleva troncare la relazione: ciò che ha fatto deragliare Bonaiuti è stata la volontà della donna di essere libera e di avere una altra relazione" La Procura di Roma ha chiesto la condanna all'ergastolo, con isolamento diurno di 18 mesi, per Costantino Bonaiuti, l'uomo che uccise con un colpo di pistola la sua ex fidanzata, l'avvocata Martina Scialdone il 13 gennaio del 2023 all'esterno di un ristorante nella zona dell'Appio Latino, nella Capitale. (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri media
È l’ingegnere abilitato più giovane d’Italia. (Frosinone News)
Ci sono donne che infrangono tetti di cristallo e altre a cui gli ex sparano in strada, dipende da quale lato della storia capiti. L’ultimo incontro «chiarificatore» in un ristorante sulla Tuscolana è stato, per lei, la fine. (Corriere Roma)
Nei confronti dell’imputato è contestato l'omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, del legame affettivo, i futili e abietti motivi oltre al reato di porto abusivo di arma. (Gazzetta del Sud)
Lo ha deciso la Corte d'Assise di Roma. L'uomo ha ucciso il 13 gennaio del 2023 con un colpo di pistola la 35enne al culmine di una lite avvenuta all'interno di un ristorante nella zona dell'Appio Latino, a Roma. (leggo.it)
I giudici della Prima Corte d'Assise di Roma hanno condannato oggi, giovedì 20 dicembre, all'ergastolo Costantino Bonaiuti, l'ingegnere di 61 anni che nel gennaio 2023 ha sparato e ucciso l'ex compagna Martina Scialdone fuori da un ristorante in via Amelia al Tuscolano. (Adnkronos)
La fiaccolata nel luogo del femminicidio “Condannare il killer di Martina Scialdone all’ergastolo”. È la richiesta di condanna avanzata in aula dai pm della Procura della Repubblica di Roma, Barbara Trotta e Daniela Cento, davanti ai giudici della corte d’assise di Roma, nei confronti di Costantino Bonaiuti, l’ingegnere di sessantuno anni accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi futili e abietti rappresentati dalla gelosia e dall’aver agito contro una persona a cui era legato da una relazione affettiva, che uccise la sua ex fidanzata a colpi di pistola, al culmine di un violento litigio davanti a un ristorante il 13 gennaio del 2023 a Roma. (LAPRESSE)