Scontri e violenze a Roma durante la commemorazione per le vittime dell'attacco terroristico contro Israele
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Roma si è svegliata blindata, con le strade del centro presidiate dalle forze dell’ordine. Un clima teso che sembra preludere a nuove esplosioni di violenza soprattutto dopo la visita della premier Giorgia Meloni, nel Ghetto ebraico, dove si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre. Un contesto infuocato che ha visto inoltre questa mattina circa 50 persone di collettivi universitari e attivisti radunarsi fuori dalla cittadella giudiziaria di Piazzale Clodio, per protestare contro l'arresto di un 30enne, fermato durante la manifestazione pro Palestina con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. (Panorama)
Ne parlano anche altri media
Corteo pro Palestina a Torino noostante il diveto. Le forze dell'ordine contrarie al corteo e alla data simbolica del 7 ottobre dopo i disordini di domenica a Roma, ma il comitato torinese rivendica il diritto a manifestare. (Corriere TV)
Oltre un migliaio di attivisti, tra di loro antagonisti, sono arrivati in piazza Vittorio Veneto. Si è concluso con un falò e con tre bandiere di Israele date alle fiamme a Torino il corteo pro-Palestina che ha attraversato il centro della città. (La Repubblica)
Il sottosegretario all’interno Nicola Molteni, a margine dell’evento organizzato a Roma dalla UIL ‘Investire in Sicurezza’: “Si investe in sicurezza dal punto di vista normativo, per questo difendo e sono orgoglioso del Ddl Sicurezza, che ha due grandi elementi: garantire la protezione sociale delle fasce più deboli e di rafforzare le tutele dal punto di vista normativo alle forze di polizia, servitori dello stato e grande orgoglio nazionale” spiega. (LAPRESSE)
Gli studenti di varie scuole tra cui Einstein, Alfieri, Berti, Gioberti, Gobetti, Avogadro, Primo Liceo artistico, Convitto Umberto I, si sono radunati in piazza Arbarello. (La Repubblica)
La nave cargo Paresa, battente bandiera di Saint Kitts e Nevis, danneggiata da un attacco missilistico russo, nel porto marittimo di Pivdenny, nella regione di Odessa. (Il Sole 24 ORE)
Questo dato di fatto deve farci riflettere seriamente, specie alla luce della guerriglia scoppiata durante la manifestazione di qualche giorno fa a Roma. (Il Dispari Quotidiano)