Migranti: in 93 approdano a Lampedusa, 69 salvati dalla Finanza al largo di Siracusa
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Non un diario degli arrivi, ma un bollettino di guerra. Altre sette persone, su due diverse carrette del mare, sono morte di fame e di sete lungo la rotta che dalla sponda sud del Mediterraneo porta all'Europa. La strage sulla rotta turca In sei, ormai privi di vita sono stati trovati su un barcone intercettato sabato da una nave commerciale, che ha soccorso i superstiti arrivati oggi a Pozzallo (La Repubblica)
La notizia riportata su altri media
E’ quanto si legge in un post pubblicato dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Le mie più sentite condoglianze e dell’intera città di Pozzallo alla moglie, al figlio e a tutti i suoi famigliari. (Quotidiano di Ragusa)
E' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il presunto scafista, di nazionalità turca, che avrebbe condotto la piccola imbarcazione con a bordo 34 persone (28 i superstiti) partita dalla Turchia e diretta in Italia. (La Stampa)
È stato pubblicato in GU il Decreto del 4 luglio con la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzo del Fondo per il sostegno delle eccellenze e dell'agroalimentare italiano. Il fondo ha una dotazione finanziaria pari a (Tp24)
(Foto ANSA/SIR) Sei siriani, tra cui due bambini di uno e due anni e un dodicenne, sono stati trovati morti di fame e sete su una imbarcazione approdata ieri a Pozzallo, in Sicilia. (Servizio Informazione Religiosa)
Dopo Loujin, la siriana di sei anni morta di stenti il 6 settembre sull'imbarcazione dove era con la madre, il padre e la sorellina di un anno e mezzo, altri sei migranti, due bimbi di uno e due anni, un dodicenne e tre donne secondo il racconto dei loro compagni di viaggio, non ce l'hanno fatta a resistere alle condizioni estreme e inumane della traversata. (Tp24)
La richiesta di aiuto è stato rilanciata già 24 ore fa da Alarm phone, che ha inviato a tutte le autorità marittime competenti e pubblicato sui social la rotta seguita dal barcone alla deriva. (La Repubblica)