Omicidio Santo Romano, i genitori del killer chiedono scusa: “Nostro figlio rifiutava le cure”
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PUBBLICITÀ Penna blu su un foglio a righe, due pagine scritte in stampatello con le quali i genitori del minorenne reo confesso dell’omicidio di Santo Romano si rivolgono alla famiglia del 19enne, ucciso lo scorso 2 novembre con un colpo di pistola al petto. “Vi chiediamo scusa, perdono per ciò che ha fatto nostro figlio per il dolore terribile che vi è stato inflitto…” si legge nella lettera, resa nota dall’avvocato dell’indagato, Luca Raviele, dopo la decisione del gup Anita Polito di convalidare il fermo per omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. (Internapoli)
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Purtroppo oggi pubblichiamo un post che nessuno avrebbe mai voluto pubblicare… scrivere di una vita di un ragazzo strappata via alla gioia dei suoi cari, ci fare male…un ragazzo con tanti sogni, uno sportivo, un talentuoso portiere dell’Asd Micri, con ancora tanti sogni da realizzare!!!. (Positanonews)
Va incontro alla morte. Sembra maneggiare qualcosa, poi - nella scena finale - fa una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto. (ilmattino.it)
Seduti tutti intorno ci sono gli amici, i compagni di squadra che arrivano tutti insieme, con uno degli allenatori (Fabio Marchisano) a bordo di un pullman e vestiti della divisa, e … (La Stampa)
"Dovevamo andare ai baretti, come tutte le altre sere, siamo scesi ed è successo quello che non doveva succedere". Giuseppe è uno degli amici di Santo Romano presenti quando il 19enne è stato ucciso a colpi di pistola da un 17enne per una scarpa pestata a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. (Il Sole 24 ORE)
È finito in infermeria a causa di un malore, accusato immediatamente dopo aver appreso dalla tv la notizia dell’omicidio del figlio, intervenuto per fare da paciere in una lite scoppiata a seguito di un pestone su una scarpa e poi ucciso con un colpo di pistola. (Corriere della Sera)
Chiede scusa la famiglia del 17enne reo confesso dell'omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso lo scorso 2 novembre con un colpo di pistola al petto a San Sebastiano al Vesuvio, provincia di Napoli, e lo fa con una lettera scritta a mano, in stampatello, rivolta alla famiglia della vittima. (L'Unione Sarda.it)