Cittadinanzattiva tasta il polso . Le “malattie“ della sanità raccontate dagli utenti in coda

Cittadinanzattiva tasta il polso . Le “malattie“ della sanità raccontate dagli utenti in coda
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IL GIORNO SALUTE

"Mancano medici e troppo spesso i pazienti sono costretti a rivolgersi al privato". Interviste ai malati in coda ai Cup e alle Case di comunità, debutta “Viva Voce“, il progetto di Cittadinanzattiva di Monza e Brianza sul grado di soddisfazione della sanità di casa che diventerà un dossier da consegnare ai vertici sanitari. Un monitoraggio che riguarderà l’intera area di competenza dell’Azienda con sede a Vimercate (IL GIORNO)

Ne parlano anche altri media

Le liste d’attesa continuano ad allungarsi e i tempi per prenotare visite o esami medici non mostrano segni di miglioramento. Questo è il quadro descritto nel terzo Rapporto civico sulla salute, presentato da Cittadinanzattiva al Ministero della Salute, con dati aggiornati al 2023 basati su 24.043 segnalazioni da parte dei cittadini, in aumento di quasi 10.000 rispetto all’anno precedente. (Qui Salute)

È il dato più alto tra le regioni del nord Italia. Il Rapporto civico sulla salute presentato dall’associazione Cittadinanzattiva questa settimana ha evidenziato che il sistema sanitario del Piemonte sta attraversando alcune criticità. (Cuneodice.it)

Undefined (Avvenire)

Liste d'attesa lumaca: arrivano i saltacoda e le tac by night

Gli italiani sono sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza di essi che non la ritiene più in grado di rispondere, da sola, a tutti i loro bisogni in fatto di salute. (Insurzine)

Non è un patito degli esami clinici a ogni costo, memore del titolo della commedia di Eduardo De Filippo, Gli esami non finiscono mai. «Il problema non riguarda soltanto il Sistema sanitario nazionale, ma tutta l’assistenza medica, anche privata. (Prima Bergamo)

Ci vogliono 480 giorni per un controllo oncologico, 526 per un ecodoppler sovra aortico. Le liste d’attesa procedono a lumaca, con tempi insostenibili per chi ha fretta di curarsi. Tanto che nell’ultimo anno ha rinunciato a fare prevenzione il 7% in più degli Italiani. (il Giornale)